Pesaro

Pesaro, parcheggi multipiano. Lugli (M5S): «Non è la transizione ecologica che vogliamo»

Il portavoce pentastellato critica le proposte del sindaco: «Le città progredite sanno che la direzione da prendere è opposta»

PESARO – Parcheggi in struttura, il Movimento 5 Stelle non è d’accordo con la proposta del sindaco di Pesaro Andrea Biancani. «Non è la transizione ecologica che vogliamo».

Lorenzo Lugli, portavoce del movimento sottolinea. «A seguito delle recenti dichiarazioni del sindaco sulla realizzazione di due parcheggi multipiano, ci chiediamo se sia questa la transizione ecologica che vogliamo veramente. Riconosciamo che questa realizzazione da un lato potrebbe ridurre e migliorare la gestione dello spazio urbano, ma dall’altro ci sono preoccupazioni significative riguardo all’impatto ambientale e paesaggistico. Poi i costi e l’incremento del traffico, l’incentivo al traffico e all’uso dell’auto, contribuendo all’inquinamento».

Biancani aveva ipotizzato due sedi per parcheggi in struttura: via della Liberazione e il Carducci. Lugli prosegue: «Aumentare l’offerta per la sosta non è solo un invito al traffico, ma potrebbe innescare una spirale senza fine di richieste di nuovi parcheggi. Inoltre, queste nuove costruzioni andrebbero ad insistere su aree che dovrebbero essere protette da interventi invasivi che chiudono spazi aperti come il piazzale Carducci e recuperati alla loro bellezza come nel caso della zona retrostante gli Orti Giulii che verrebbe affiancata da una struttura oggettivamente brutta e portatrice di altri problemi dalle conseguenze imprevedibili su una zona di interesse storico, come l’effetto isola di calore che comporterebbe questa struttura metallica».

Il pentastellato evidenzia: «Una iniziativa che va nella direzione opposta dalle linee guida del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), approvato a Pesaro nel 2018, che prevede correttamente l’adozione di politiche per la riduzione del traffico veicolare privato. Le città più progredite ci insegnano infatti che la direzione da prendere è diametralmente opposta: riduzione e tariffazione della sosta, istituzione di aree pedonali e ZTL, potenziamento del trasporto collettivo, promozione della mobilità dolce».

Infine l’appello: «Lo abbiamo detto in tutti i modi ma restiamo inascoltati: l’urbanistica deve essere partecipata. Non si può prescindere da una valutazione dei cittadini quando si parla di nuove opere. In quest’ottica andrebbe promosso uno studio di fattibilità per nuovi parcheggi scambiatori in zone periferiche della città dove potrebbero anche essere realizzati dei multipiani ecosostenibili, integrati con l’ambiente, con l’utilizzo di tecnologie avanzate per minimizzare l’impatto ambientale come pavimenti drenanti, tettoie fotovoltaiche che alimentano le colonnine di ricarica per le auto elettriche, serviti da navette e punti di noleggio di bici elettriche per muoversi rapidamente verso il centro o la zona mare. I nuovi problemi non si risolvono con strumenti ormai vecchi che hanno già mostrato tutti i loro limiti. Una città come Pesaro, dagli equilibri ambientali, storici e paesaggistici delicatissimi, merita un ripensamento profondo. È tempo di un cambio di paradigma, un’evoluzione nel modo di concepire la città».