PESARO – Quello che è stato il tempio del basket ora sarà lo scrigno di eventi, spettacoli, convention.
L’emozione della città ha dato il benvenuto all’Auditorium Scavolini di viale dei Partigiani che ha riaperto le sue porte, dopo l’intervento di rigenerazione, con l’evento inaugurale promosso dal Comune nel giorno del compleanno del cittadino più illustre di Pesaro, Gioachino Rossini.
Un cantiere a dir poco tormentato con dilatazione dei tempi, inaugurazione rinviate e costi lievitati. Il primo annuncio dell’intervento nel 2015 con 3,6 milioni. Poi i costi saliti a oltre 10 tra polemiche e interrogazioni consiliari.
Ora ci siamo. «Un vortice di emozioni», questo lo stato d’animo del sindaco Matteo Ricci l’attimo dopo aver varcato le porte del ritrovato ‘palazzetto’: «Le emozioni che abbiamo provato in questo luogo, dallo sport, ai concerti. Quando ci abbiamo messo le mani mi avevano detto che era irrecuperabile e bisognava abbatterlo. Una scelta che non mi convinceva. Per fortuna l’ingegnere Paccapelo, mi ha consigliato di insistere, di recuperare questo spazio. Una delle prime cose che ho fatto da sindaco è quello di dare un incarico per verificare se il palazzetto si poteva salvare e da lì siamo partiti. La prima persona che mi è venuta in mente è stata Valter Scavolini e il suo “vecchio” impegno nel suo voler far rivivere questo luogo. L’ho chiamato, e gli ho detto che “se mi avesse dato un euro lo avrei intitolato alla sua famiglia”. In risposta lui ha confermato la cifra – importante- che aveva detto qualche anno fa. Non c’è stato bisogno nemmeno di una stretta di mano: ci siamo fidati, in un Paese nel quale fare i lavori pubblici è una delle cose più complicate che ci siano. È stato un percorso faticoso. Nel rush finale abbiamo incontrato delle aziende decisive, che hanno lavorato duramente».
A salire sul palco dell’Auditorium, davanti a un pubblico di 1700 pesaresi, anche Riccardo Pozzi, assessore al Fare: «Grazie ad una profonda opera di ristrutturazione è stato ottenuto un edificio omologato CONI, in grado di accogliere eventi sportivi di rilievo internazionale per basket e volley, nel contempo è stato ottenuto un Auditorium in grado di accogliere circa 1500 persone per eventi di pubblico spettacolo ad iniziare dal ROF. Potrà ospitare sia eventi sportivi che culturali, convegni, concerti e spettacoli, garantendo quella capienza intermedia che mancava, e compresa tra i 600 posti del Teatro Rossini e gli oltre 8mila del Vitrifrigo Arena». L’intitolazione a Scavolini, «è stato un percorso naturale perché la famiglia è stata la protagonista indiscussa della storia culturale nazionale e internazionale grazie all’Opera e agli anni più belli della pallacanestro e del volley pesaresi». L’Auditorium «rosso come la passione, oro lucente per l’arte che lo riempirà, è tecnologico e innovativo, nel segno della Capitale Italiana della Cultura. È un edificio migliorato sismicamente, ad alto efficientamento energetico, che ha nuovi impianti, finiture, sedute, allestimento e una nuova copertura in legno. Tanti elementi introdotti che non disperdono la storia e i racconti di cui, questo Palazzo, è ricco. Oggi ‘l’hangar’ viene restituito alla città ed alle generazioni di pesaresi, ma anche ai turisti e agli ospiti che verranno per l’anno straordinario della Capitale. Il cuore pulsante della Pesaro popolare è tornato a battere in viale dei partigiani».
L’Auditorium sarà il tempio della musica e dello sport, «Siamo determinati nel confermarlo – ha detto l’assessore Daniele Vimini – forti del fatto di vivere una città in cui la musica è cresciuta tantissimo, non solo per il riconoscimento UNESCO di città creativa. Per 20 anni l’assenza di questo luogo ha distribuito il pubblico in altre fasce territoriali, in luoghi che potevano accogliere circa 2000 spettatori e che ora siamo pronti a far tornare a Pesaro, con una grande prospettiva». Vimini ha rivolto il plauso anche all’azienda che ha realizzato «il nuovo allestimento digitale, la Stark; grazie a Sound d Light, sempre vicina, con grande professionalità, agli eventi di Pesaro», prima di tornare al futuro del ‘palazzetto’, «Di nuovo simbolo di Pesaro città dello sport. Sarà spazio ideale per le realtà professionistiche e per i tanti tornei giovanili che, per vocazione, la città accoglie e su cui investe (abbiamo sospeso la tassa di soggiorno per gli sportivi sotto i 18 anni) e investirà». L’Auditorium anche come spazio espositivo, «la Fiera del Mobile del ‘58 dà l’idea delle potenzialità di questo luogo che potrà fungere da piazza coperta della città», «andando ad aumentare la sostenibilità di tante imprese, realtà e soggetti che, anche tramite convention potranno ritrovarsi e accendere nuove progettualità». E poi la musica del Rossini Opera Festival, «Questo è un luogo che ha fatto la storia del ROF e di cui il ROF ha segnato la storia. Tornerà a vivere su questo palco, dal 7 agosto, e l’anno prossimo il Festival tornerà completamente in città, con importanti ricadute sull’economia». Le sfide future, «L’Auditorium sarà il primo elemento del dossier che presenteremo per la Capitale europea della cultura 2033».
Il presidente Valter Scavolini ha detto: «Ricordo ancora con grande emozione l’ex-Palasport, il luogo che ha significato così tanto per me, mio fratello Elvino e tutta la famiglia. Quegli anni indimenticabili, pieni di passione e di successi sportivi che, non solo hanno amplificato la notorietà del marchio portandoci oltre i confini nazionali, ma ci hanno anche unito a tutti i pesaresi. Quando accettai di diventare Presidente della squadra di basket, non fu una scelta solitaria, fu la città stessa a incoraggiarmi verso quell’avventura. La gioia condivisa di ogni vittoria, l’entusiasmo che pervadeva le strade della città, sono momenti che conservo con affetto. Abbiamo sostenuto la riqualificazione di questa struttura per restituire alla città un luogo di aggregazione proiettato al futuro, con l’augurio che questo spazio possa essere il palcoscenico di nuove emozioni e di nuovi successi».