Pesaro

Pesaro, gli agricoltori in piazza: «Un kg di grano tenero ci costa 45 centesimi, ma dobbiamo venderlo a 34»

L'amara realtà. «C'è una filiera che specula su tutto e l'Europa chiude un occhio alle importazioni. Ci stanno avvelenando»

La protesta degli agricoltori in piazza a Pesaro

PESARO – Basta un dato per capire il perché gli agricoltori continuano a scendere in piazza con i trattori.
Produrre un chilo di grano duro costa 45 centesimi, ma viene venduto a 34 centesimi. Un cortocircuito impossibile.

Gli agricoltori erano in piazza a Pesaro a denunciare tutto questo. «Chiediamo risposte dalle istituzioni che dopo un mese di protesta non hanno ancora chiesto di interloquire con noi. Oggi siamo nella piazza della città capitale della Cultura, vogliamo parlare con la gente. Non stiamo protestando solo per noi, ma per tutti i consumatori. Siamo molto uniti e continueremo a far sentire la nostra voce».

Poi la dura realtà dei fatti. «Oggi si produce in perdita, c’è stata una forte speculazione negli ultimi due anni. Oggi un chilo di grano tenero all’agricoltore viene pagato 0,20 centesimi al chilo mentre il pane comune viene venduto mediamente a 4 euro. Quanto al grano duro, ci viene pagato 34 centesimi e la pasta costa 2 euro al kg. I costi di produzione sono di circa 45 centesimi al kg. E’ chiaro che non possiamo resistere a lungo. Chi è che sta mangiando tutto questo? Chi è che specula? Sono costi che devono essere redistribuiti in tutta la filiera.

La protesta degli agricoltori in piazza a Pesaro

Per noi c’è stato un abbassamento del 30% dei nostri introiti e al tempo stesso un aumento indiscriminato di prezzi sui bancali dei supermercati. Vogliamo poter avere un reddito e che i consumatori possano avere più potere d’acquisto. Deve essere chiaro anche cosa arriva sulle nostre tavole: ci stanno avvelenando perché arrivano prodotti da nazioni che hanno disciplinari lontani anni luce da quelli europei. Siamo favorevoli alla svolta green, ma non possono chiudere gli occhi di fronte a importazioni con regolamenti sanitari blandi».

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