Pesaro

Pesaro, la sala rossa del municipio intitolata all’ex senatore Giuseppe Righetti

Scoperta la targa dedicata a un “illustre cittadino distintosi per impegno civile, politico ed amministrativo nella città”. C'era anche l'ex ministro Martelli

PESARO – La sala Rossa porta il nome di Giuseppe Righetti, senatore e vicesindaco Giuseppe Righetti, come riportato nella targa apposta al secondo piano del municipio di Pesaro, scoperta al termine di una cerimonia partecipata dalle decine di cittadini che hanno riempito la sala del Consiglio.

Cerimonia che «pone un ulteriore tassello, che suggella una pace storica che chi è nato nei miei anni non ha vissuto – ha ricordato Marco Perugini, presidente del Consiglio comunale -. Qualche giorno fa abbiamo intitolato la Circonvallazione di Muraglia a Berlinguer. Oggi dedichiamo la sala Rossa, cuore pulsante della vita cittadina, in cui il senatore ha vissuto oltre 20 anni di politica cittadina, a un altro grande personaggio illustre, Giuseppe Righetti, che ha coltivato tanti rapporti con e per Pesaro, da cui non si è mai allontanato. Mi è stato raccontato come una persona onesta, a cui piaceva sdrammatizzare i dibattiti più accesi con una battuta scherzosa, un approccio in cui mi ritrovo».

Riccardo Pozzi, assessore al Fare, ha ringraziato la famiglia Righetti, «per il contributo dato per organizzare questa cerimonia, nata da una raccolta di firme che ha un valore politico importante. E che quando ci è stata sottoposta è stata subito recepita con piena disponibilità dalla Giunta. Dopo aver annunciato l’appuntamento ho ricevuto tante chiamate di dimostrazione d’apprezzamento per l’iniziativa; altrettanti sono stati i compagni che mi hanno contattato per portarmi i ricordi che li legano a Righetti». Pozzi ha lanciato la proposta, «di mettere insieme, ricostruire, questa parte di memoria storica della città in un unico volume».

L’intitolazione fa seguito a una petizione popolare presentata da Carlo Nicolini, Oriano Giovanelli, Simonetta Romagna, Nicola Belfatto, Mario Mauri, Alberto Ridolfi, Stefano Gattoni, Aldo Amati, Luca Ceriscioli e da Giorgio Tornati, già sindaco di Pesaro, presente in sala per portare il suo ricordo personale di Righetti: «Insieme ad amici, che incontro nella mia biblioteca che ho aperto alla città, abbiamo deciso di promuovere un’iniziativa su Righetti a conclusione di riflessioni sulle personalità che hanno costruito la Repubblica nella nostra città e regione. Abbiamo pensato a Righetti per i socialisti, a Filippucci per democristiani, a Pantanelli per i liberali». Di Righetti, «che ho conosciuto bene», Tornati ha detto: «È stato un personaggio da catalogare tra le “brave e oneste persone”. “Rigo” come lo chiamavamo noi, era un riformista autentico e rispettoso delle regole istituzionali. Un amico di tanti grandi che non amava la demagogia».

Corrado Righetti, figlio di Giuseppe ha ringraziato «tutti coloro che si sono attivati per rendere omaggio alla figura di mio padre. Grazie a chi ha sottoscritto la petizione, a Giorgio e agli altri prestigiosi firmatari. Grazie all’Amministrazione comunale tutta, a partire dal sindaco Matteo Ricci, che ha prontamente accolto la richiesta della petizione. Grazie alla Fondazione Nenni che ha patrocinato l’evento e alla figura stessa di Nenni e del Partito che ha rappresentato per mio padre una vera ragione di vita. Grazie a questa città a cui mio padre era legato da un amore viscerale». Poi il ricordo, «Nella mia famiglia la politica è stata sempre presente, si sedeva a tavola con noi», il pensiero al fatto che «oggi sarebbe orgoglioso di vedere Pesaro Capitale italiana della cultura» e infine «il grazie a mio padre».

In conclusione Claudio Martelli, presidente della Fondazione Pietro Nenni, ha ripercorso le tappe simbolo del Partito socialista, che hanno fatto la storia del Paese, e della politica italiana.

GIUSEPPE RIGHETTI (1926 – 2015)

Nel 1944 si iscrive al Partito d’Azione e nel 1947 entra nel PSI di cui è segretario della Federazione provinciale di Pesaro e Urbino. Dal 1956 al 1975 è vicesindaco del Comune di Pesaro e assessore all’Edilizia privata, dal 1969 al 1972 senatore della Repubblica. Dal 1975 al 1985 consigliere regionale e assessore al Bilancio e finanze. II 2 giugno 2006 fu insignito dell’onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica.