Pesaro

Sostegno alla demenza, 543 casi a Pesaro che entra nel progetto per aiutare anziani e familiari

Pandolfi: «Un altro passo avanti nel sostegno ai cittadini più fragili e alle loro famiglie, in particolare ai caregiver»

Luca Pandolfi - Presidente comitato sindaci ATS1

PESARO – Pesaro conta più di 500 persone affette da demenza senile. Ora la città fa un altro passo avanti nel sostegno ai cittadini più fragili e alle loro famiglie (in particolare ai caregiver) con l’adesione alle “Comunità Amiche delle Persone con Demenza”.

È Luca Pandolfi, assessore alle Politiche sociali e presidente del Comitato dei sindaci dell’Ats1 (Ambito Territoriale Sociale n.1), a presentare l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, attivata: «Entriamo a far parte di un progetto che mette in rete le città, i paesi e le porzioni di territorio (in Italia sono oltre 60, ndr), in cui le persone con demenza sono rispettate, comprese, sostenute e fiduciose di contribuire alla vita della comunità».

Ispirato al modello inglese di Alzheimer’s Society, il progetto Dementia Friendly Community è nato nel 2016 nell’ambito di Dementia Friendly Italia per costituire un supporto locale che faccia dell’inclusione, della lotta allo stigma e del concetto di rete territoriale una continua missione.

«L’obiettivo è usare la conoscenza della tematica come strumento per ridurre l’emarginazione delle persone con demenza e dei familiari, coinvolgendoli nella vita attiva della comunità – spiega Pandolfi -. Una finalità a cui lavoriamo da tempo, come Ambito Territoriale Sociale n.1, con le diverse iniziative e interventi co-progettati insieme alle realtà del Terzo settore, ad Ast, alle associazioni, istituzioni ed enti; stakeholder che, come già previsto, dopo l’approvazione della delibera di adesione alla Comunità, coinvolgeremo in un percorso partecipativo».

L’assessore cita, tra le attività avviate, «l’apertura nel 2023 del Pua (Punto Unico di Accesso), luogo di accettazione territoriale integrata della domanda socio-sanitaria, dedicato alle demenze e all’Alzheimer, uno “sportello” dedicato al tema delle demenze e dell’Alzheimer a cui viene garantita la presenza di un assistente sociale nelle sedi del Centro Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) del distretto di Pesaro e Montecchio di Vallefoglia».

Pandolfi ricorda inoltre la sperimentazione «avviata nel 2024 con i 2 Caffè Alzheimer che si sono tenuti nel territorio dell’Ats1. Sono iniziative fondamentali «per sostenere il paziente, perché cercano di: valorizzarne la qualità di vita e l’identità, mantenerne le capacità residue cognitive, di autonomia e relazione e di ritardarne l’inserimento in struttura, riducendo il rischio isolamento sociale». Gli interventi sono fondamentali anche per il caregiver, che viene «supportato nella gestione e cura del malato e nella qualità della sua assistenza e che trova un momento di confronto con altri caregiver, riducendo lo stress».

«L’impegno sulla tematica – evidenzia Pandolfi – dev’essere il più costante e condiviso possibile. Questo perché in Italia sono più di 600mila le persone con demenza o con Alzheimer; a Pesaro i pazienti sono 543 su 95620 abitanti (0.57%; solo Gabicce Mare, tra 7 i Comuni dell’ambito, ha una percentuale più alta, pari allo 0.62%), nel totale del territorio dell’Ats1 sono 782 su una popolazione totale di 137.575».

«L’Ats1 sta lavorando per introdurre nella struttura di Casa Aura il metodo di Validazione emozionale, approccio usato per comunicare con gli anziani disorientati, aiutandoli a riconoscere i loro sentimenti e le loro emozioni per ripristinare in loro l’autostima, diminuirne l’isolamento. Sarà d’aiuto anche per promuovere le interazioni con altre persone, ridurre lo stress e l’ansia, assistere nella risoluzione di compiti di vita quotidiana, mantenere una vita indipendente il più a lungo possibile» conclude Pandolfi.