URBANIA – Studi di mani, braccia, gambe. Schizzi veloci di madonne o paesaggi. Sono stati presentati nel Palazzo Ducale di Urbania i quasi quaranta disegni del pittore Federico Barocci (1535-1612), protagonisti di un intervento di conservazione e digitalizzazione. I fogli conservati presso la Biblioteca Comunale di Urbania rientrano nei più di settecento disegni della collezione Ubaldini, la raccolta di grafica antica più importante della Regione Marche.

I disegni presentano tratti grafici di diverso tipo, sia sul recto sia sul verso, e necessitavano di restauri e un aggiornamento dei supporti conservativi. Per questo l’amministrazione comunale di Urbania ha voluto intraprendere il percorso di un nuovo restauro per le collezioni artistiche di sua proprietà conservate nel Museo Civico e nella Biblioteca di Palazzo Ducale, un patrimonio antico che per buona parte è cartaceo e pertanto delicato e va ciclicamente restaurato e manutenuto.
Oltre alle risorse proprie di bilancio comunale, per portare avanti i progetti di conservazione e valorizzazione delle collezioni, l’amministrazione ha intrapreso anche la strada dell’intercettazione di sponsorizzazioni, in questo caso la generosa Confindustria Pesaro Urbino.
Le opere andranno a fare parte della mostra dedicata al Barocci che partirà ad Urbania dal 17 aprile.
Marco Ciccolini, sindaco di Urbania, sottolinea: «La collezione Ubaldini è una tra le collezioni più importanti che conserviamo nel Museo Civico di Urbania. Non solo, assieme al lascito ducale e al lascito Honorati, ha dato il via nel XVII secolo alle collezioni pubbliche della città. L’intervento di restauro su una parte della collezione è pertanto da ritenersi un gesto significativo così come è significativo il sostegno di Confindustria».

Il Cavaliere del lavoro Gastone Bertozzini, presidente Comitato Cultura Confindustria Pesaro Urbino, evidenzia: «Grazie a questo intervento è stato possibile ripristinare integrità e leggibilità alle opere fragili, compromesse dal tempo e dalle condizioni di conservazione. Ogni segno tracciato da Barocci su questi fogli è una testimonianza preziosa del suo creativo e della sua raffinatezza tecnica, e la loro salvaguardia costituisce un dovere imprescindibile per la trasmissione della memoria storica. e artistica alle future generazioni».
Alessandra Baronciani, presidente Confindustria Pesaro Urbino, rileva: «Parallelamente al restauro, la digitalizzazione dei disegni ha aperto nuove prospettive di studio e divulgazione. L’impiego delle più avanzate tecnologie ha permesso di rendere queste opere consultabili in alta definizione, senza il rischio di compromettere la conservazione fisica possibile grazie al prezioso contributo delle aziende del nostro Comitato Cultura (Arturo Mancini Srl – Benelli Armi Spa – IMAR Srl – Isopak Group Spa – Next Srl – Papalini Spa – STR Automotive Srl – Techfem Spa – TVS Spa – Xanitalia Srl) che con passione continuano a sostenere il ripristino del nostro patrimonio artistico, trasformandolo in un ponte tra passato e futuro e rafforzando l’identità culturale della nostra comunità».
Andrea Alessandroni, assessore alla Cultura, sottolinea: «Questo restauro e la conseguente digitalizzazione sono motivo di orgoglio e di soddisfazione per l’Amministrazione Comunale, per l’istituzione Palazzo Ducale e per l’Assessorato alla Cultura che rappresento. Se il 2024 è stato l’anno di Federico Barocci a livello nazionale, mi auspico che anche questo 2025 possa proseguire sulla strada segnata dalla Galleria Nazionale delle Marche. Urbania vanta una delle collezioni di disegni di Barocci più importanti d’Europa e, grazie al restauro e alla mostra che si aprirà il prossimo aprile, ci sarà modo di poterla osservare nella sua bellezza».
Infine Alice Lombardelli, direttrice del Museo Civico di Palazzo Ducale: «L’intervento di restauro dei disegni di Federico Barocci è l’inizio di un nuovo percorso di restauri che a più riprese dagli anni Cinquanta del ‘900 a venire ad oggi interessa le collezioni di Museo Civico e Biblioteca. Nel caso specifico, oltre alla manutenzione che richiede ciclicamente la carta, sono stati aggiornati materiali conservativi di supporto e i montaggi. La digitalizzazione è un passo davvero importante per una migliore fruizione».