Pesaro

Pesaro, aumentano i reati commessi dai minorenni: ecco tutti i dati della Questura di Pesaro

In un anno sono stati registrati 2412 delitti, 717 denunce e 114 arresti. Sono 18 i Dacur emessi contro giovani e minorenni. In aumento i reati informatici

I dirigenti della Questura di Pesaro

PESARO URBINO – L’attenzione ricade non tanto sul numero di reati, ma sulla tipologia e sugli autori. Ci sono sempre più minorenni protagonisti di reati nel Pesarese, tanto che il questore Michele Todisco ha lanciato un grido d’allarme. «Ci sono ragazzini pericolosi, l’età di chi commette reati si abbassa, auspichiamo che si possa lavorare sulla riduzione dell’età di punibilità».

L’analisi dei dati riferiti al periodo dall’1 aprile 2021 al 31 marzo 2022, in raffronto con quelli dell’anno precedente, non evidenzia sostanziali variazioni.

Il contenuto aumento dei delitti denunciati alla Polizia di Stato o da questa scoperti (2412  rispetto ai 2364 dell’anno precedente), risulta infatti riconducibile alla progressiva ripresa delle attività economiche e sociali per l’attenuarsi delle misure per il contenimento della nota pandemia.

Particolarmente incisiva risulta l’azione di contrasto attuata dalla Questura, dai Commissariati distaccati e dai Reparti delle Specialità presenti sul territorio, con 717 persone denunciate in stato di libertà e 114 fermi/arresti eseguiti (rispettivamente 573 e 117 nell’anno precedete).

Più in dettaglio per quanto concerne i reati che maggiormente incidono sulla sicurezza percepita dai cittadini, l’andamento non si discosta dal trend generale. I reati contro la persona, ad eccezione delle lesioni dolose, passate da 84 casi a106, non presentano particolari variazioni, così come le volenze sessuali (14 casi rispetto ai 15 registrati nel periodo precedente).

Per quanto concerne i reati contro il patrimonio, si evidenzia un leggero aumento dei furti (passati da 805 a 833) e soprattutto di quelli con destrezza (da 113 a 145), mentre in calo risultano quelli in abitazione (da 175 a 155).

Le rapine passano da 19 a 30 casi, con un incremento, in particolare, di quelle consumate in strada (da 15 a 21 casi).

Continua il trend in ascesa delle truffe informatiche, (da 230 a 267), anche in conseguenza del maggior utilizzo del web per gli acquisti, che ha caratterizzato il periodo della pandemia. In lieve discesa i danneggiamenti (da 213 a 206), mentre i reati connessi al traffico di stupefacenti restano sostanzialmente invariati (da 70 a 66 casi).

Non sono mancate misure di prevenzione sociale, come i DASPO urbani, i fogli di via, gli avvisi orali e le sorveglianze speciali di PS (19 FVO e 30 avvisi orali).

La ripresa delle attività sociali e della mobilità sono con ogni probabilità all’origine di molte delle denunce e degli interventi per casi di violenza, nonché della riproposizione della problematica delle condotte moleste da parte di gruppi di persone, per lo più giovani. Anche per quanto concerne quest’ultimo aspetto, l’adozione di misure di prevenzione ha consentito di infrenare efficacemente tali comportamenti (18 DACUR, la maggior parte dei quali emessi nei confronti di giovani, anche minorenni, che hanno dato luogo a situazioni di disagio e di pericolo in città, 4 DASPO nei confronti di altrettanti tifosi del calcio).

Nel periodo di riferimento la succitata La Divisione ha speso un significativo sforzo nell’ambito dell’attività di certificazione e informazione antimafia (con un forte aumento delle partiche trattate rispetto all’anno precedente). Appare opportuno evidenziare, infatti, come la complessa situazione che il Paese sta affrontando a seguito della nota pandemia, abbia costituito uno scenario di interesse per la criminalità organizzata, caratterizzata da grandi capacità di adattamento ai mutamenti del contesto socio-economico ed in grado, pertanto, di cogliere nuove opportunità di infiltrazione nelle attività produttive locali di piccolo e medio profilo. In tale contesto l’attività info-investigativa e di monitoraggio svolta nei confronti di attività aziendali e di soggetti pregiudicati sospettati di mantenere legami con ambienti attigui alla criminalità organizzata, ha consentito, sino a questo momento, di contrastare efficacemente tali tentativi e di acquisire elementi indispensabili per l’emissione da parte della locale Prefettura di alcuni provvedimenti interdittivi antimafia.

Gli interventi della Squadra Mobile

Nel periodo 1 aprile 2021 -31 marzo 2022, l’attività di indagine della Squadra Mobile è proseguita in maniera costante e puntuale, con significativi risultati per quanto concerne il contrasto alla criminalità diffusa, con particolare riferimento al traffico di stupefacenti e ai reati contro il patrimonio (come truffe, furti e rapine), in grado di creare allarme sociale.

Grande attenzione è stata posta nei confronti della fenomenologia emergente in questo Capoluogo delle “bande minorili”. L’attività esperita ha consentito di infrenare il fenomeno e di disarticolare alcuni dei predetti sodalizi, per lo più composti da giovanissimi, spesso minorenni, nei cui confronti sono state eseguiti arresti, fermi ed eseguite custodie cautelari emesse dall’Autorità Giudiziaria sulla base degli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni della Polizia. In particolare si rammenta l’attività che ha condotto all’emissione di una custodia cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria nei confronti di un neo maggiorenne, ritenuto responsabile di 5 episodi di rapina e di un furto aggravato, consumati a Pesaro all’inizio del 2022.

Egualmente significativa l’operazione condotta nel medesimo abito, che nella notte dei Fine Anno 2021 ha consentito di trarre in arresto due giovani ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata, sequestro di persona, minacce gravi, porto di arma e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

In tema di reati contro il patrimonio una menzione merita l’operazione della Squadra Mobile per il contrasto ai furti in abitazione che ha portato all’arresto di due donne sorprese nella flagranza di tale reato nel centro cittadino e il recupero della refurtiva, consistente in gioielli e monili d’oro.

Particolarmente incisiva è stata l’attività svolta per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare riferimento all’eroina e alla cocaina. Numerosi, infatti, sono stati gli arresti eseguiti, sia di cittadini italiani che stranieri. Costante anche l’azione svolta nei confronti del consumo delle altre sostanze, largamente diffuse fra i giovani, come la marijuana, l’hascisc e l’anfetamina. Le operazioni condotte dalla Squadra Mobile hanno consentito di sequestrare i quantitativi di stupefacenti: 754,5 gr. cocaina, 18 gr. eroina 1.322 gr. marijuana 575,5 gr. hascisc 9 pz anfetamine.

Una particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione/repressione dei reati di genere. Grazie alla quale nei casi più gravi sono stati richiesti, sulla base degli elementi acquisiti nel corso delle indagini, 15 provvedimenti cautelari, poi emessi dall’Autorità Giudiziaria, come il divieto di avvicinamento o l’allontanamento dalla casa familiare.

In occasione delle numerose manifestazioni pubbliche politiche e sindacali la DIGOS, mediante un’attenta attività informativa e preventiva, ne ha garantito il regolare svolgimento. In particolare notevole è stata l’attività di monitoraggio, mediazione e vigilanza, effettuata in occasione delle oltre trenta manifestazioni organizzate negli ultimi mesi da gruppi aderenti all’ideologia No Vax contro le misure governative in materia di contenimento del contagio da Covid-19. In tale contesto in totale sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria 74 persone per fatti connessi alle manifestazioni.

Anche per quanto riguarda l’attività di Polizia Giudiziaria, la DIGOS ha conseguito riguardevoli risultati. Fra le principali operazioni condotte, si segnala quella effettuata in collaborazione con la Squadra Mobile nel decorso mese di marzo 2022, che ha consentito di segnalare all’Autorità Giudiziaria minorile di 3 infraquattordicenni, ai sensi degli artt. 435 c.p. (fabbricazione o detenzione di materiale esplodente), 56, 582 e 585 c.p.(tentate lesioni aggravate), art. 703 secondo comma c.p. /accensioni ed esplosioni pericolose) e art. 110 c.p,  per aver costruito e fatto esplodere bottiglie incendiarie nei pressi di una scuola primaria, senza provocare danni a persone o cose.

L’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha registrato 12.218 chiamate di cittadini e ha controllato 15033 persone oltre a 12 interventi per rapina, 153 per furti, 460 per liti.

L’Ufficio Immigrazione, incardinato nella Divisone Polizia Amministrativa e Sociale, nel periodo di rifermento ha speso un considerevole sforzo nella trattazione delle pratiche inerenti i 28.795 stranieri con 34 espulsioni.

La Polizia stradale ha contestato 12716 infrazioni per 508.640 euro con 119 patenti ritirate.

La Polizia Postale ha scoperto 209 reati informatici e scoperto e denunciato 39 persone.