PESARO – Maxi bollette di fine anno per il servizio idrico: la protesta è scesa in piazza. La stangata per l’aumento delle tariffe comunicato dall’Aato a ottobre e materializzata sugli importi da pagare con scadenza a gennaio ha provocato prima una rivolta sui social e ora una protesta in piazza. L’associazione Evolviamo assieme a una schiera di cittadini si è ritrovata sabato 11 gennaio in piazza del Popolo per chiedere che la decisione recepita da Marche Multiservizi venga revocata.
Manifesti, cartelloni e bollette sventolate in aria. “A noi bollette triplicate, a voi stipendi aumentati”, “Un peso per le famiglie in difficoltà”, “L’acqua è essenziale non un business”. Questi alcuni messaggi scritti.
«L’acqua è un bene pubblico, basta speculazioni» è il grido di protesta lanciato dall’associazione EvolviAmo Pesaro.
A questi aumenti si è arrivati perché l’Assemblea d’Ambito Territoriale Ottimale aveva infatti approvato la pianificazione dei prossimi interventi nel settore del Servizio Idrico Integrato che comprendente i servizi di acquedotto, fognatura e depurazione. Investimenti in parte coperti con i fondi Pnrr e in parte con le tariffe. Aumenti dovuti anche ai rincari delle materie prime.
La presidente di Evolviamo Pia Perricci ha spiegato: «Siamo stanchi di essere il portafoglio di società che dovrebbero avere una partecipazione pubblica, ma agisce per interessi privati. Marche Multiservizi ha dichiarato 12,3 milioni di utili e il Comune di Pesaro ha una proprietà di quote del 25%, ovvero 3 milioni di utili, che andrebbero utilizzati per i cittadini. L’acqua è un bene pubblico, non un elemento speculativo. In altre regioni i comuni hanno fatto i ricorsi al Tart contro gli aumenti e li hanno vinti. Perchè Pesaro non lo fa?».