PESARO – Aumenti Tari, il consigliere Lega Dario Andreolli replica al sindaco Andrea Biancani.
«L’intervento del sindaco Biancani sulla questione Tari e gestione dei rifiuti è un tentativo di giustificare l’ingiustificabile: a Pesaro manca da dieci anni una strategia sulle politiche ambientali e sugli investimenti concreti per l’impiantistica. Negli ultimi dieci anni Pesaro, che oltre ad essere il capoluogo detiene il 25% delle quote e nomina il Presidente di Marche Multiservizi, non ha mai guidato una vera pianificazione strategica per dotare il territorio di impianti adeguati, preferendo lasciare che la situazione degenerasse fino a rendere inevitabili rincari e disagi per i cittadini. Si è preferito galleggiare, evitando di prendere decisioni cruciali per il futuro della città, attribuendo responsabilità sempre ad altri».
Per Andreolli: «Il Comune di Pesaro ha continuato, senza alcuna strategia di contenimento dei costi a lungo termine, a incassare dividendi da Marche Multiservizi senza chiedere che gli utili fossero reinvestiti. Oggi, di fronte all’inevitabile, si cerca di far credere ai cittadini che la colpa sia di altri, quando invece la realtà è chiara: l’immobilismo ha prodotto una crisi che ora tutti stanno pagando».
Il consigliere comunale chiude: «I dati di oggi parlano chiaro: costi alle stelle, servizi fermi al palo, Tari più alta della media nazionale e più onerosa rispetto a tutti gli altri capoluoghi marchigiani. Tutto questo avviene mentre la raccolta differenziata è ferma da tre anni alla stessa percentuale. Questo è il modello di amministrazione che Ricci ci ha lasciato: nessuna programmazione, nessuna strategia, solo scelte di corto respiro per sostenere la spesa corrente e alimentare la propaganda. Chi pensava che Biancani avrebbe segnato una svolta, finora è rimasto deluso. Ha scelto di confermare in questi mesi Pierotti alla Presidenza di Marche Multiservizi, nonostante il disastro di Riceci, solo per non alterare gli equilibri interni del PD. La sua amministrazione ha, inoltre, isolato Pesaro rispetto agli altri Comuni ed ha confermato che intende continuare a incassare gli utili, senza una visione per il futuro».
«Serve una discontinuità vera da parte di Biancani. I servizi pubblici devono generare utili per essere reinvestiti per strategie a lungo termine, non per tappare le mancanze di bilancio o finanziare operazioni di facciata. Serve un cambio di rotta radicale, uscendo dalle ipocrisie e dai “finti ambientalismi” a cui la sinistra ci ha abituati».