PESARO – Aumento dei tassi di interesse, le preoccupazioni di Confcommercio.
Il direttore Amerigo Varotti analizza il quadro della situazione economica. «Nei giorni scorsi abbiamo assistito esterrefatti al decimo aumento consecutivo dei tassi da parte della Banca Centrale Europea. Il conseguente aumento del costo del denaro ci porterà dritti dritti alla recessione economica, altro che blocco dell’inflazione. Una follia che la politica, timida e silente, farà pagare alle famiglie e alle imprese. È stato calcolato che una rata mensile di un mutuo a tasso variabile iniziale di 456 euro, con questo ulteriore aumento passerà a 759 euro mensili con un aumento del 66%. E così il paese si ferma: le famiglie si impoveriscono, le imprese chiudono, e il Paese entra in recessione».
Varotti critica il proposito. «L’idea della Lagarde è che un costo del denaro più alto (il più alto da quando c’è l’euro) tende a favorire un raffreddamento dei prezzi e quindi a fermare l’inflazione. Ma l’aumento folle dei mutui, dei leasing e del costo del denaro costringerà le imprese a chiudere o ad aumentare i prezzi; le famiglie ridurranno i depositi bancari, spenderanno di meno, rinunceranno a viaggi e ristoranti e il Paese entra in recessione. La domanda che sorge spontanea è: chi fermerà la Lagarde? Chi si opporrà a questo incomprensibile rigore della BCE?»