PESARO – Casello monodirezionale, Azione Pesaro Urbino parla delle opere compensative. Il casellino verrà realizzato a Santa Veneranda e si potrà imboccare per andare verso sud ma non verso Nord. Viceversa si potrà uscire a Pesaro per chi viene da Sud e non da nord. Dopo 9 anni di trattative, era arrivato il via libera del consiglio comunale. Un’opera che ha già generato polemiche visto l’intervento del Centrodestra e continua a far discutere.
«Davanti alla manifesta e mediatica esultanza della Giunta comunale di Pesaro per l’annuncio dell’inizio dei lavori per la costruzione del casello A14 monodirezionale di Santa Veneranda, Azione, che sicuramente saluta con favore questo sviluppo, non perde di vista quella che per i cittadini è la problematica prioritaria, ben più pressante rispetto alla costruzione del casello.
Vale a dire la realizzazione, da parte di Autostrade, delle opere compensative, quindi, nell’ordine concordato, la costruzione delle rotatorie di Case Bruciate e Selva Grossa, la bretella Gamba, il raddoppio corsia e il completamento della strada Interquartieri, con la bretella di Muraglia.
Tali opere non sono soltanto fondamentali, per la viabilità pesarese e per il decongestionamento di alcune zone della città. Non hanno soltanto accumulato un ritardo mostruoso rispetto alle previsioni (i cittadini le attendono da ben 9 anni!). Ma, soprattutto, il loro imminente inizio è stato più volte annunciato a fini elettoralistici, per poi cadere nel dimenticatoio davanti alla realtà delle lungaggini di Società Autostrade».
Azione rileva che «Nel frattempo, per fortuna, almeno Fano è riuscita ad ottenere che Autostrade provvedesse alla parte di opere che riguardano quella città, le quali sono ormai quasi completate. Perché a Pesaro è invece ancora tutto fermo? Azione, chiede quindi ora, a favore di tutta la cittadinanza, che l’Amministrazione comunale, passata l’ebbrezza per la notizia dei lavori imminenti del casellino, si faccia portavoce in modo urgente e prioritario della necessità assoluta e improrogabile dei cittadini pesaresi di vedere l’inizio della costruzione delle opere compensative, e soprattutto tenga informata la cittadinanza in modo costante e veritiero dell’evolversi della situazione, con un cronoprogramma reale e verificabile. Non ci accontenteremo di niente di meno».