Pesaro

Bagno al fiume ed escursioni, +30% di turisti sul Catria e Nerone

Boom a Cantiano, Apecchio, Cagli, Frontone, Piobbico e Serra Sant'Abbondio. La Cna Pesaro Urbino soddisfatta ma chiede infrastrutture

Il Comune di Cantiano

CAGLI – Mucillaggini nella costa, i turisti scoprono il bagno al fiume nell’entrotetta. Estate da record sul Catria e sul Nerone. Da anni non si assisteva ad una presenza così numerosa di turisti sulle due montagne della catena appenninica umbro-marchigiana nella zona che comprende i comuni di Apecchio, Cantiano, Cagli, Frontone, Piobbico e Serra Sant’Abbondio. Un afflusso che, secondo un’indagine condotta dalla CNA provinciale tra gli operatori della zona, si stima attorno ad un 30% in più rispetto agli anni precedenti.

Merito della riscoperta del turismo outdoor, dell’istituzione di percorsi naturalistici ma anche la necessità di sfuggire alle temperature sempre più torride registrate sulla costa e nei centri urbani.

A questo proposito, in molti hanno riscoperto il piacere di un bagno refrigerante nei fiumi Burano e Candigliano. Un vero e proprio fenomeno favorito quest’anno anche dal fenomeno delle mucillagini sulla costa. In tanti dunque hanno scelto i due rilievi montani (Catria 1.702 metri) Nerone (1.525 metri) per escursioni, passeggiate e relax.

«Le aumentate presenze – dice soddisfatto il presidente della CNA territoriale di Cagli, Lino Conti – sono un fatto estremamente positivo per l’economia dell’entroterra. Un segno di vitalità e di riscoperta della bellezza dei luoghi e dei borghi che però non deve andare disperso. Anzi. Occorre – come più volte segnalato dalla CNA – una particolare attenzione alla viabilità e alle strade di collegamento di tutta la zona e del tratto appenninico. Dopo l’ottenimento della bandiera arancione di Apecchio e Frontone (dopo Cantiano e Serra Sant’Abbondio), occorre metter mano alla manutenzione delle arterie, in particolare le strade provinciali (la 101 Serravalle di Carda-Acquapartita; la provinciale 28 nei tratti di Serravalle di Carda-Apecchio compreso l’abitato di Colombara). Senza parlare delle strade colpite dall’ultima alluvione in particolare nella zona di Cantiano». 

Si tratta secondo Conti «di arterie che necessitano di interventi di ripristino e manutenzione da parte dell’amministrazione provinciale, soprattutto in previsione dell’arrivo della stagione invernale che quest’anno potrebbe veder prolungato il buon flusso turistico dell’estate».

Al presidente Conti si aggiunge la voce del presidente della CNA di Pesaro e Urbino, Michele Matteucci: «Occorre ragionare in termini complessivi per un rilancio di tutto l’entroterra. L’esempio del Catria e del Nerone deve diventare un modello per un turismo nuovo che valorizzi tutto l’entroterra e bilanci lo squilibrio registrato in questi ultimi anni tra costa ed entroterra. Per rendere ancora più attrattive queste zone – conclude Matteucci – occorre dotarle di infrastrutture viarie non solo ad uso delle auto ma anche alla mobilità sostenibile attraverso piste ciclabili e percorsi pedonali in particolare nel tratto Cagli-Secchiano-Pianello di Cagli. Cerchiamo insomma di favorire un tipo di turismo che riscopra la bellezza delle nostre montagne e del nostro entroterra».

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