Pesaro

Pesaro, Banda Ultralarga: 47 cantieri aperti e 70 mila abitazioni da raggiungere in provincia

Il consigliere regionale Andrea Biancani annuncia 127 progetti nelle Marche e i lavori nel pesarese: «Passo fondamentale per l'economia locale»

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Foto di Gerd Altmann da Pixabay

PESARO – Internet veloce, via ai cantieri: l’entroterra marchigiano esulta. Il tema della banda larga non è affatto secondario perché, quando si parla di infrastrutture, non si intendono solo strade, ponti, porti. Sempre di più le aziende e l’economia locale hanno necessità di essere on line per vendere i loro prodotti. E una linea veloce, anche alla luce delle modifiche della fatturazione elettronica e dello scontrino digitale, è fondamentale.

Sono decine i cantieri già aperti in tutta la regione per offrire con la Banda Ultralarga un moderno sistema di interconnessione ai cittadini, alle pubbliche amministrazioni e alle aziende. Procede a passo sostenuto l’attuazione del Piano telematico regionale e l’ultimo stato di avanzamento dei lavori consente di fissare i primi traguardi anche nella provincia di Pesaro-Urbino.

«La possibilità di connettersi velocemente con il mondo – spiega il consigliere regionale e presidente della commissione ambiente Andrea Biancani (Pd), che ha seguito il progetto – è considerata oggi una condizione imprescindibile da cittadini e imprese. È evidente che nella programmazione delle opere pubbliche le infrastrutture digitali sono strategiche e rivestono ormai un ruolo tanto importante quanto quello delle infrastrutture stradali. L’investimento complessivo per la diffusione della Banda Ultralarga è di 105 milioni di euro, di cui 25 milioni a Pesaro, e interesserà oltre 70 mila unità immobiliari. Oggi siamo in grado di prevedere l’avvio della fase operativa nei primi comuni, anche in quelli della nostra provincia. Il concessionario che sta realizzando le opere, in tutta Italia, scelto tramite gara, è Open Fiber e dopo un avvicendamento della ditta esecutrice dei lavori, che ha provocato un rallentamento, i cantieri stanno accelerando».

In tutte le Marche nel corso del 2019 si sono concluse 15 conferenze dei servizi, sono stati autorizzati 127 progetti nei diversi comuni e i cantieri aperti sono 135. «Per quanto riguarda i comuni della provincia di Pesaro – specifica Biancani -, in 14 i cantieri sono partiti nel 2019 ed entro l’estate saranno completati i lavori, collegando quasi 26mila unità immobiliari, per un investimento totale di circa 6,3 milioni di euro».

Per l’esattezza i quattordici comuni sono Apecchio, Fossombrone, Frontone, Lunano, Mercatello sul Metauro, Mondolfo, Monteciccardo, Montemaggiore al Metauro, Orciano di Pesaro, Pergola, Petriano, Piobbico, Saltara e Vallefoglia.
«Altri 33 Comuni hanno concluso la conferenza dei servizi e firmato l’avvio dei lavori, completando così l’iter autorizzativo – prosegue Biancani -. Questo significa che in queste località i cantieri sono pronti per partire con gli scavi e con l’inserimento della fibra, con l’obiettivo di finire entro il 2020. Tra questi comuni ci sono ad esempio Fano, Gabicce, Gradara, Macerata Feltria, Mombaroccio, Montecalvo in Foglia, Montellabbate, Sant’Angelo in Vado, San Lorenzo in Campo, Pesaro e Tavullia. Nei restanti comuni, una decina, è in corso la fase autorizzativa e possiamo ipotizzare la fine lavori entro la metà del 2021».

«Il percorso è ben delineato, con risorse e tappe certe – conclude Biancani -. Una volta raggiunta la copertura del 100%, potremo contare su una connessione potente e diffusa che consentirà alle aziende di essere competitive nel mercato nazionale e globale, che avrà effetti positivi ovunque, sulla costa e soprattutto per l’entroterra, offrendo opportunità di sviluppo. Un moderno sistema di connessione diffusa sull’intero territorio sarà importante oltre che per i singoli cittadini, anche per i servizi offerti dalla pubblica amministrazione, ma soprattutto per la creazione di nuove imprese e per la promozione turistica. Ringrazio il presidente Ceriscioli per avere sostenuto attivamente la necessità di accelerare il più possibile i lavori, credendo nel progetto della Banda Ultralarga».