Due anni. Questo è il periodo bastato a Carlos Delfino per innamorarsi della Città di Pesaro e viceversa per l’intera tifoseria biancorossa impazzire per un fuoriclasse come l’argentino. A salvezza ormai matematicamente raggiunta l’ex giocatore NBA ha parlato facendo un bilancio di questa stagione, che deve ancora concludersi quando mancano due partite alla fine del campionato, e parlando anche del suo futuro.
«Finché non eravamo salvi era come giocare con uno zainetto sulle spalle – ha detto Delfino – ma adesso la pressione è sparita e dentro lo zaino è rimasta solo la gioia di giocare per vincere, senza altri pensieri ed è molto più divertente. Questa è la parte più bella dell’anno, quella dove vuoi prolungare la stagione per il puro piacere della sfida. Noi ci proveremo sia contro Venezia che domenica prossima contro Napoli e poi vedremo dove siamo arrivati».
Un Carlos Delfino che a Pesaro si è subito trovato molto bene sin dal suo arrivo nella passata stagione. «Mi sono da subito innamorato di Pesaro perché qui sento un’energia speciale e si respira pallacanestro ad ogni angolo – spiega l’argentino – durante le giornate la gente mi ferma al campetto davanti a casa, dove vado a tirare con mio figlio, ma anche quando vado a fare la spesa. Qua a Pesaro anche chi non viene al palazzetto è comunque informato sulle questioni della squadra e quindi sei immerso tutto il giorno in un posto che sa perfettamente chi sei e questo fa molto piacere a noi giocatori».
Su dove finirà la carriera “Re” Carlos (come soprannominato dai tifosi) non ha dubbi. «Non so ancora quanto giocherò (40 anni ad agosto) perché sono rimaste poche caramelle nel barattolo (dice sorridendo), ma sicuramente la mia ultima squadra sarà la Vuelle».