PESARO – Campagna elettorale nel vivo e il consigliere Lega Roberto Biagiotti presenta una interrogazione per comprendere il coinvolgimento dei mezzi dell’amministrazione comunale.
«Come tutti i gruppi consiliari anche il Gruppo del Partito Democratico dispone di un ufficio munito di ogni strumento: telefono, computer, stampante, concesso in uso ai consiglieri comunali per le loro attività istituzionali relative al mandato politico ricevuto. Ma diversi dipendenti assunti in varie forme, dal tempo indeterminato al tempo determinato che occupano ruoli relativi alla comunicazione istituzionale del Comune e del Sindaco, pagati con i soldi di tutti i contribuenti, cadono spesso in forme di propaganda politica espressamente di parte come nel caso dell’Elezioni Regionali 2020, o ancor peggio in linguaggi social assolutamente non tollerabili sulla bocca di un dipendente pubblico».
Dunque Biagiotti fa notare: «L’organizzazione di una campagna elettorale, seppur importante, non trova riconoscimento nell’attività del mandato politico da svolgere all’interno delle Istituzioni con gli strumenti posti a disposizione per il ruolo ricoperto. Pertanto la stessa deve essere costruita facendo forza sulle disponibilità economiche del Partito stesso o del singolo candidato e non sui mezzi dell’Amministrazione Comunale di Pesaro».
Da qui l’interrogazione per chiedere al sindaco e alla giunta di spiegare «come mai si sia permesso questo uso indiscriminato della strumentazione a disposizione dei consigliere comunali e assessori. Abbiamo una serie di interrogativi: è stato concesso un ufficio ai consiglieri regionali Pd uscenti ed ai nuovi candidati? Vorremmo conoscere tramite le relative fatture il costo della bolletta telefonica dell’anno precedente e nell’anno in corso con specifica del periodo elettorale. Vogliamo sapere le ragioni per cui le telefonate svolte a fini elettorali siano state caricate sull’amministrazione comunale di Pesaro».
Altro chiarimento richiesto sul «comportamento noto e più e più volte riscontrato e tracciato sui Social dei dipendenti pubblici che deviano dal loro ruolo super partes scendendo nella competizione elettorale sostenendo la stessa parte politica che amministra il comune».
Dall’altra parte il consigliere regionale Andrea Biancani annuncia che sono stati divelti, per la seconda volta in pochi giorni, diversi manifesti elettorali, in via Caboto e in via Gradara. Un danno che non si può attribuire al vento, poiché è evidente che c’è stato un intervento preciso atto a piegare i ferri che sostenevano i cartelloni.
Stupito e amareggiato, Biancani ha commentato: «Io non vorrei assolutamente pensare a un’azione di rabbia, non ne vedo i motivi. Vorrei pensare che sia solo una bravata, anche se di cattivo gusto, e nulla di più». I cartelloni saranno ripristinati a breve e Biancani prosegue il suo tour nella nostra provincia con lo spirito e l’entusiasmo che lo contraddistinguono da sempre.