Pesaro

Tamponi fai da te, Biagiotti (Lega): «Costi soggetti a speculazione, il Comune intervenga»

Il consigliere confronta i costi su Amazon, parafarmacie e farmacie e chiede interventi anche per il rientro dei bambini a scuola

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Tamponi (Foto di Vesna Harni da Pixabay)

PESARO – Costo dei tamponi fai da te, il consigliere Lega Roberto Biagiotti presenta una interrogazione sulle discrepanze di prezzo.

«Il tampone rapido ad uso autodiagnostico è un sistema di prevenzione che il cittadino ha a disposizione e che in autonomia e in propria coscienza può verificare il suo stato di positività o meno al virus. Un modo per proteggere gli altri da un eventuale positività della persona che in autonomia se lo fa e che dovrebbe essere elogiato per un principio di precauzione. Eppure lo stesso test rapido, venduto in posti diversi assume un costo completamento diverso e insensato, come se la salute delle persone fosse soggetta a speculazione.

Ebbene lo stesso un test rapido per sars-cov2 viene venduto per 4 euro su Amazon, 5euro su parafarmacie di supermercati, 10euro su alcune farmacie e 14,90 euro su una farmacia comunale del comune di Pesaro».

Il consigliere della Lega Roberto Biagiotti intervenuto sul caso Spiegel

Biagiotti non ci sta e interroga il sindaco chiedendo «Se è a conoscenza del fatto che nelle farmacie comunali del suo territorio, tali dispositivi di autocontrollo dello stato di salute dei cittadini vengono venduti a cifre del tutto ingiustificate e speculatrici. Chiedo anche perché sulle farmacie comunali, un tampone autodiagnostico viene venduto allo stesso prezzo di un tampone effettuato da un personale qualificato che alla fine del test rilascia il green pass.

Voglio capire perchè una farmacia comunale invece di avere prezzi calmierati, per non dire a prezzi di costo su questo tipo di dispositivo, considerato lo stato pandemico emergenziale mondiale, ha prezzi ben più che triplicati rispetto a colossi e-commerce dove il loro fine è guadagnare, o triplicati rispetto ad una parafarmacia. Infine se non è il caso che il comune possa intervenire anche economicamente per abbassare ai propri cittadini il costo di tali dispositivi anche a 2/3 euro cadaudno, visto i prezzi più realistici e umani che si trovano altrove.

Ritengo inoltre che non sia giusto che ad oggi il rientro scolastico dei bambini o ragazzi dopo una quarantena cautelativa, debba essere fatto previo tampone rapido a spese dei genitori e non a spese della comunità. Il Comune si dovrebbe accollare le spese dei tamponi per il rientro a scuola dei bambini/ragazzi dopo una quarantena».