PESARO – Emergenza idrica, il consigliere Roberto Biagiotti (Lega) chiede in una interrogazione che ne è dell’appalto che mirava alla ricerca di nuove sorgenti d’acqua non in superficie.
Il consigliere torna al 2005 quando «era stato realizzato dall’Aato un appalto diviso in tre parti. Sono stati compiuti studi geologici, indagini geo-gnostiche e la conseguente realizzazione di due pozzi di prova, nei pressi dell’area del Burano. Un lavoro che è partito nel 2005 e terminato nel 2007 senza portare alcun benefico ai cittadini consumatori in quanto i due pozzi prova seppur capienti d’acqua non sono stati collegati alla rete».
Biagiotti rileva che «il progetto di collegamento dei pozzi alla rete non è mai stato realizzato, nonostante gli stessi pozzi prova, si trovassero vicino al potabilizzatore di San Francesco nell’area del Burano. A questo punto vorremo sapere qual è l’attuale stato di salute delle risorse idriche nella nostra provincia e perchè questo appalto non è mai stato finito. E ancora quali sono stati gli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale di Pesaro nella conferenza dei Sindaci dell’Aato per ottenere chiarimenti su questa costosissima incompiuta».
Il consigliere vorrebbe conoscere «la risorsa idrica non sfruttata, avrebbe determinato dei vantaggi economici per i cittadini consumatori e se è vero che l’acqua trovata nei due pozzi prova è talmente pura che non necessità del procedimento di potabilizzazione». Biagiotti incalza: «Vi sono aziende che forniscono materiale a Marche Multiservizi, che sono allo stesso tempo socie di Mms e avrebbero potuto avere un danno dall’allaccio dei due pozzi prova. Quindi chiediamo da quale Società Mms acquista i prodotti e/o strumenti di potabilizzazione».