PESARO – Non si sposti il corso di Scienze infermieristiche. È l’appello di Andrea Biancani, consigliere regionale.
«La nuova sede per il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche all’ospedale Marche Nord di Muraglia è stata inaugurata appena due anni fa – sottolinea il consigliere regionale Andrea Biancani -. Una scelta fortemente voluta dalla precedente Amministrazione Regionale con l’obiettivo di creare un polo molto importante e di eccellenza per la formazione del personale socio-sanitario e soprattutto per i futuri infermieri.
Un investimento di quasi 1 milione di euro che ci ha consentito di recuperare un immobile di nostra proprietà, con una superficie coperta di 1200 mq e scoperta di 800 mq, e che ci ha evitato di pagare l’affitto. Una sede molto bella e funzionale, che ha garantito il mantenimento del Corso di Laurea nel nostro territorio.
Ritengo sia un errore spostare la sede di Infermieristica e mi preoccupa che sia stato aperto un bando per cercarne una nuova. Una sede c’è già attrezzata e funzionale, ubicata a fianco dell’ospedale di Muraglia che, temporaneamente, è stata utilizzata per il punto vaccini ma che doveva essere provvisoria».
Il punto vaccini di Pesaro era stato aperto a inizio estate. Una scelta dettata dal fatto che in estate i corsi di laurea sono fermi. «Ora che stanno per ripartire è il punto vaccini che va spostato, non l’università. Il punto vaccini, oltre ad essere temporaneo, ha esigenze logistiche molto più semplici di quelle del corso di laurea e quindi può essere spostato in molte tipologie di edifici compresi i capannoni se opportunamente attrezzati. Al contrario, un corso universitario ha bisogno di aule attrezzate e spazi per docenti e studenti per lavorare e studiare. Trovare un luogo idoneo e attrezzato per l’università è molto più costoso che fare la stessa operazione per un punto vaccini.
Tra l’altro mi risulta che, quando si cercavano locali per i punti vaccini, alcuni imprenditori volevano mettere a disposizione capannoni e altri spazi. Quindi, a fronte di questa disponibilità, trovo assurdo che si voglia spostare un corso universitario dalla sua sede, per la quale erano state investite molte risorse pubbliche. Alla luce delle considerazioni fatte ritengo che la scelta vada rivista. Non si possono continuare a spostare servizi così com’è avvenuto ad esempio per il reparto di pediatria, di cui ad oggi non si hanno ancora certezze sui tempi di ripristino, per fare spazio ad attività legate all’emergenza, che, come tutti ci auguriamo non dureranno per sempre».