Pesaro

Pesaro, Biancani: «Over 60 costretti ad andare in provincia di Ancona per fare la terza dose, inaccettabile»

Il consigliere evidenzia: «C'è una falla nel sistema di prenotazione e la Regione deve risolverlo prima che la gente rinunci»

Andrea Biancani, consigliere Pd

PESARO – Terza dose ma da Pesaro sono costretti ad andare ad Ancona per farla. A segnalare il disservizio è il consigliere Andrea Biancani: «Negli ultimi giorni i cittadini della nostra provincia, con età compresa tra i 60 e gli 80 anni, che vogliono fare la terza dose vengono mandati a Senigallia o Ancona. Dopo numerose segnalazioni ricevute dai cittadini mi sono attivato per cercare di capire dove stava il problema. In effetti è risultato che la piattaforma che gestisce le prenotazioni non consente alle persone di prenotare in uno dei punti vaccinazione della nostra provincia.
Il disagio riguarda in particolare coloro che hanno più di sessanta anni, che hanno fatto la seconda dose ormai da molti mesi e che devono fare la terza per mantenere alto il livello di resistenza al virus. In un periodo in cui dobbiamo favorire il più possibile la vaccinazione, che sta dimostrando la sua efficacia contro il virus permettendoci di ritornare alla normalità, trovo assurdo che la Regione non sia riuscita a organizzare il servizio delle terze dosi nei centri della nostra provincia».

Biancani teme defezioni: «Abbiamo diversi punti vaccinali attivi per chi ancora non si è vaccinato e chi invece si è già vaccinato e ha bisogno del richiamo viene mandato ad Ancona. Così rischiamo che molti rimandino e alcuni addirittura rinuncino del tutto, con un danno per tutti. Infatti, senza terza dose il rischio è che molte persone ad oggi protette diventino, nel tempo, vulnerabili, permettendo al virus di tornare in circolazione. Parliamo di persone che si sono già vaccinate e sono pronte a rifarlo, ma stanno trovando disagi e difficoltà per questo disservizio della Regione .
Ieri quando ho segnalato il problema in Regione mi hanno detto che erano al lavoro per risolvere già da oggi, ma ancora non mi risulta sia migliorata la situazione».