Pesaro

Biblioteche comunali, Fdi Pesaro: «Dimenticate tra disservizi, contratti al ribasso e opportunità sprecate»

I consiglieri attaccano l'amministrazione. «Sentiamo lamentele del personale e riduzioni di orari di apertura. Ci faremo sentire»

PESARO – Biblioteche comunali, tagli in vista. E’ quanto riportano i consiglieri Fdi.

«I contratti non valorizzano i lavoratori e nei locali i problemi tecnici non mancano». Questa la sintesi amara dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Michele Redaelli, Serena Boresta, Daniele Malandrino, Cristina Canciani e Giovanni Corsini. 

«Il patrimonio delle biblioteche comunali deve essere valorizzato e messo al centro delle politiche culturali del comune. Questo non è assolutamente stato fatto nell’anno di Pesaro Capitale italiana della Cultura e si è persa una grande occasione. Un esempio su tutti la totale inaccessibilità durante tutto l’anno da capitale della biblioteca comunale d’arte dei musei civici. Stiamo portando avanti una serie di approfondimenti sugli atti e sulle modalità di erogazione dei servizi. Ad un anno di distanza dall’entrata in vigore del nuovo regolamento occorre fare una verifica trasversale che riguarda tutte le tematiche inerenti al mondo delle biblioteche e i primi risultati non sono certamente positivi. Inoltre stiamo ricevendo anche una serie di segnalazioni preoccupanti sia da parte degli utenti che dei lavoratori. Quando i servizi vengono esternalizzati occorre che l’amministrazione chiarisca in modo cristallino gli obiettivi assegnati e verifichi nel dettaglio l’attuazione degli stessi. Abbiamo protocollato un’interrogazione molto corposa per capire anche la “versione dell’amministrazione” ed i dati a loro disposizione, nell’ottica di fare chiarezza su un servizio importante e poterlo migliorare in qualità ed efficienza».

Il 5 febbraio del 2024 è entrato in vigore un nuovo regolamento delle biblioteche comunali della città, riunite nel Sistema Pesaro Biblioteche. Ne fanno parte la Biblioteca San Giovanni, la Biblioteca d’Arte dei Musei Civici e le biblioteche di quartiere: la Louis Braille di Baia Flaminia, la Rodari di Borgo Santa Maria, la Umberto Spadoni delle 5 Torri e la Peppino Impastato di Villa Fastiggi. Inoltre in quest’anno c’è stato un nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio delle biblioteche comunali. L’appalto è stato vinto da una cooperativa che da questa estate è subentrata nella realizzazione dei servizi di gestione del pubblico e del patrimonio delle biblioteche comunali.

«I punti che vogliamo approfondire sono parecchi. Innanzitutto occorre un approfondimento sulle forme gestionali e contrattuali del servizio. I lavoratori che operano in questo settore sono professionisti, formati e specializzati, che esercitano un lavoro pratico ed intellettuale prezioso. Crediamo molto nel loro valore. La loro professionalità però spesso viene poco valorizzata dalle modalità contrattuali e dalle scelte organizzative dell’amministrazione. Per esempio, ci risulta che l’attuale appalto non riconosca l’impegno del coordinamento interno, attività imprescindibile per l’organizzazione delle biblioteche, che fino ad ora è ricaduta sulla buona volontà di alcuni dipendenti. Riteniamo che l’amministrazione dovrebbe avere al suo interno, con personale comunale, un nucleo organizzativo e progettuale quanto più corposo possibile, per fare in modo che la professionalità che si sviluppa negli anni sia custodita all’interno dell’ente diventandone un patrimonio permanente. Diversamente si resta in balia di contratti e gare al ribasso e si rischia di perdere il prezioso lavoro costruito negli anni».

Qualche contraddizione sembra emergere: «Le ore di apertura, anziché aumentare sono rimaste invariate ed in alcuni casi limate al ribasso. Per il 2025 sono previsti ulteriori tagli. Quelli già evidenti dal bilancio di previsione riguardano la promozione della lettura e l’acquisto di riviste di settore che subiscono pesanti decurtazioni. Un paradosso che stride con la prosopopea dell’anno di Capitale della Cultura. Altrettanto grave è lo scarso coinvolgimento delle biblioteche nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative di quest’anno. Di questo siamo assolutamente certi perché abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di lavoratori amareggiati per lo scarso coinvolgimento. In molti casi l’unico rapporto che c’è stato con i bibliotecari è stata la consegna delle brochure illustrative ad inizio anno (arrivate a marzo). Opportunità sprecata quindi, non solo ai nostri occhi ma anche a quelli del personale.   Anche per quanto riguarda le strutture la situazione non è idilliaca. Ecco un esempio. Negli ultimi mesi, in particolare la biblioteca di baia flaminia, ma non solo, è stata oggetto di malfunzionamenti ripetuti dell’impianto di riscaldamento, rendendo la vita davvero difficile agli utenti ed ai lavoratori, fino a portare alla chiusura ed al blocco del servizio per alcune giornate. Crediamo che le biblioteche comunali siano un grandissimo patrimonio della nostra citta, così come lo sono i lavoratori che con la loro esperienza e professionalità creano valore aggiunto in questo settore. Occorre una maggiore tutela di questo patrimonio ed una vera valorizzazione, che in quest’ultimo anno non si è vista».