Pesaro

Biesse traina l’economia e l’indotto della meccanica pesarese, ma lo scenario è incerto

Dalla relazione trimestrale emergono i 24,8 milioni di utili. La Tour: «Inflazione e caro energia avranno ripercussioni»

Biesse Group

PESARO – Incertezze ed instabilità internazionali, ma anche caro materiali ed energia. Il futuro è incerto ma Biesse fa comunque registrare un dato positivo con 24,8 milioni di utili nei primi 9 mesi dell’anno. Cifre importanti anche per tutto l’indotto del territorio legato all’azienda di meccanica.

Secondo la relazione trimestrale, i ricavi consolidati netti sono di 613,4 milioni di euro (+16,4% rispetto allo stesso periodo 2021), il valore aggiunto 255,7 milioni di euro (+10,1%) mentre il margine operativo lordo (EBITDA) 70,8 milioni di euro (+14,4% rispetto allo stesso periodo 2021).
Analizzando solo il terzo trimestre, quello che avrebbe potuto subire scossoni, vista l’incertezza economica si nota che i ricavi consolidati netti sono di 194,3 milioni di euro (+12,4% rispetto allo stesso periodo 2021) e l’utile netto è di 5,4.
Dall’azienda fanno sapere che al 30 settembre 2022 la Posizione Finanziaria Netta è positiva per 79,6 milioni di euro. Ma che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno c’è un peggioramento di 33,6 milioni di euro, mentre nei confronti di fine 2021 il delta negativo è d 45 milioni di euro, principalmente motivato da azioni volte a garantire un sostenuto livello di approvvigionamenti.

Il direttore finanziario di Gruppo Pierre La Tour commenta: «Le persistenti incertezze ed instabilità internazionali non ci consentono di proiettare scenari positivi per l’immediato futuro, nonostante le brillanti performances economiche-finanziarie ottenute nei nove mesi di quest’anno. Le tensioni riguardanti le principali materie prime e i costi incrementati dell’energia rappresentano evidenti fattori di distorsione che non potranno non avere ripercussioni sui nostri risultati. A complicare la previsione di rallentamento della domanda, il riapparire dell’inflazione induce rialzi dei tassi di interesse. Ci sono poi inevitabili ricadute negative derivanti dalle sanzioni applicate ai Paesi coinvolti nel conflitto in Europa Orientale, mentre diventa sempre più necessario monitorare gli sviluppi epidemiologici a livello mondiale. Proseguiremo con gli investimenti nello sviluppo del business, implementando nuove soluzioni tecniche che puntino su una sempre maggiore connettività e automazione».
In un contesto fortemente instabile e denso di incertezze, l’entrata ordini di Gruppo (macchine) nei 9 mesi del 2022 si contrae del 9,9% rispetto allo stesso periodo 2021. Il solo III° trimestre 2022 è inferiore del 17,7% rispetto al solo III° trimestre 2021.
Dal punto di vista geografico, la quota di fatturato del mercato arriva dall’Europa Occidentale 53,0%, Europa Orientale 13,4%; Nord America 18,7%; Asia Pacifico 12,2%.