Pesaro

Bilancio della Provincia di Pesaro, 16 milioni di investimenti nelle scuole

Approvati gli schemi di previsione. Ecco le spese per le strade e gli altri comparti di riferimento per l'Ente di via Gramsci

La Provincia di Pesaro

PESARO – Il Consiglio provinciale ha approvato la nota di aggiornamento definitivo del Dup (Documento unico di programmazione) e gli schemi di bilancio di previsione 2025-2027 (a favore la Casa dei Comuni; cvoto contrario del gruppo la Nuova Provincia; ndr).

«Nel Piano degli investimenti inseriti un milione e 400mila euro del Gse per l’Istituto superiore di Cagli. Trasferiti poi sul 2025 gli investimenti coperti dai finanziamenti assegnati per i danni del maltempo. Questi fondi, finora gestiti dal commissario, passeranno nel Pnrr. Sarà individuato il Consorzio di Bonifica come ente gestore», ha spiegato il direttore generale Marco Domenicucci. Per quanto riguarda il bilancio, ha rilevato la dirigente Patrizia Omiccioli, «registriamo ancora un aumento dei tagli alle Province che, come per il 2024, sul 2025 per Pesaro e Urbino peseranno per
ulteriori decurtazioni per oltre 700mila euro.
Attualmente il totale dei tagli ammonta a più di 20 milioni all’anno, a fronte di contributi assegnati per 16 milioni. Resta quindi un differenziale di oltre 4 milioni che continuiamo a versare allo Stato. E nel 2025 tornerà anche il patto di stabilità».

Sulla manutenzione delle strade si prevedono interventi per un milione nel 2025, un milione e 400mila euro nel 2026 e un milione e 500mila euro nel 2027. Capitolo investimenti: «Confermate le cifre del bilancio precedente con quasi 21 milioni di investimenti per la viabilità nel triennio (non considerando i 12 milioni di fondi Pnrr per l’alluvione che saranno affidati al Consorzio di Bonifica, ndr). Mentre per l’edilizia scolastica nel 2025 gli investimenti ammontano a 16 milioni, di cui 12 milioni sui progetti del Pnrr».

Approvata all’unanimità la mozione presentata dalla consigliera Anna Maria Mattioli sul ripristino del reddito di libertà per le donne vittime di violenza. «Con i suoi 400 euro mensili per la durata di un anno – si legge nel documento – ha contribuito concretamente a sostenere le spese d’affitto indispensabili per l’autonomia lavorativa e abitativa delle donne vittime di violenza».