Pesaro

Biodigestore a Talacchio, Diversamente dice “no”: «Torneremo a farci sentire, restiamo senza risposte»

L'associazione ha incalzato Green Factory durante una iniziativa. «Non c'è un piano d'ambito, perchè? Da ottobre, nonostante le richieste, gli amministratori di Vallefoglia non hanno mai risposto e tanto meno accettato un confronto»

La protesta dell'associazione Diversamente

VALLEFOGLIA – L’associazione Diversamente, per la tutela dell’ambiente di Vallefoglia dice “no” al biodigestore di Talacchio. E lo fa con una nuova presa di posizione. «In rappresentanza dei 5080 firmatari della opposizione al progetto del megadigestore di 105.000 tonnellate sito a Talacchio, una grande folla di cittadini si è accalcata fuori e dentro la palestra di Padiglione per partecipate all’incontro promosso dal comune di Tavullia e Green Factory. Da ottobre ad oggi, nonostante le innumerevoli richieste di informazioni e di confronto sull’argomento, gli amministratori di Vallefoglia non hanno mai risposto e tanto meno accettato un confronto.

La popolazione si è documentata autonomamente sulle criticità dell’impianto proposto da Green Factory (alias MarcheMultiservizi) ed ha presentato istanze di accesso agli atti, ma MarcheMultiservizi le ha respinte. Dopo mesi e mesi di “tarantella” tra affermazioni del tipo “daremo parere nelle sedi opportune” e “la decisione non dipende da noi”, dopo proclami come “applicheremo la massima trasparenza” finalmente Il 14/6/2021 è stato gentilmente concesso ai cittadini di partecipare ad una presentazione del progetto».

Il no secco dell’Associazione

Organizzatore, ancora una volta, il Sindaco di Tavullia. Il consiglio comunale ha votato all’unanimità 2 mozioni di contrarietà alla localizzazione a Talacchio. «Il sindaco ha dichiarato che è contraria alla localizzazione ma favorevole al progetto – continuano dall’associazione -. Forse, ed è la sola, non si è resa conto che la localizzazione è parte integrante del progetto di Green Factory. Scelga da che parte sta, anzi non occorre che lo faccia: hanno capito tutti! Il Presidente di MMS Daniele Tagliolini non riesce (o meglio non vuole) rispondere a semplici domande: perché non è stato approvato il piano d’ambito unico strumento in cui si deve decidere se serve un impianto, dove serve e di quali dimensioni? Perché nella bozza di piano d’ambito si ipotizzava un impianto molto più piccolo a Monteschiantello ed ora si è arrivati a presentare un progetto per un impianto sovradimensionato a Vallefoglia? Chi, dove e come è stata decisa questa cosa?

Diciamo no ad un digestore sovradimensionato, rispetto alle necessità del territorio; perché cementare ancora, proprio qui, in una zona agricola stupenda. Troppo vicino al centro abitato, (Padiglione e Case Bernardi a 700 metri); a un corso d’acqua (900 metri). Noi ci siamo e torneremo a porre le questioni cui ancora una volta non abbiamo avuto risposta! Torneremo a farci sentire finchè non avremo fermato questo scempio».