Pesaro

Biografie della Memoria, storie di resistenza sull’Appennino marchigiano: il libro

Gianfranco Boiani parla e racconta il suo ultimo lavoro, che tratta storie di donne e uomini impregnati nella liberazione nelle Marche

Walkiria Terradura

CAGLI – Storie di resistenza sull’Appennino marchigiano. Su iniziativa del Comune di Cagli, della Fondazione XXV Aprile e del Circolo culturale “Eidos”, venerdì 15 gennaio, alle ore 17.30, verrà presentato on line l’ultimo libro del regista Gianfranco Boiani “Biografie della Memoria. Narrazioni audiovisive della Resistenza sull’Appennino marchigiano” (Affinità Elettive 2020), che racconta la storia di un progetto cinematografico articolato ad oggi in 6 documentari, dedicati a protagonisti e vicende della guerra di liberazione nel territorio provinciale.

Alla presentazione, patrocinata dalla Provincia di Pesaro e Urbino e dall’Unione Montana Catria e Nerone, con la collaborazione dell’Istituzione Teatro comunale di Cagli, interverranno il presidente della Provincia Giuseppe Paolini, il sindaco di Cagli Alberto Alessandri, l’assessora alla Cultura del Comune di Cagli Benilde Marini, lo storico della Resistenza Giorgio Bianconi, il presidente della Fondazione XXV Aprile Pesaro Carlo Niro ed il regista e autore Gianfranco Boiani, con la testimonianza di Elvio Alessandri sulla sua esperienza da adolescente nella Brigata Garibaldi Pesaro. Coordinerà l’incontro on line l’assessora ai Servizi Sociali, politiche giovanili e pari opportunità Simona Palazzetti. L’opera è realizzata con il sostegno della Regione Marche (legge regionale 4/10 Sostegno editoria culturale).

«Biografie della Memoria – spiega Gianfranco Boiani – è la storia di un viaggio che, attraverso incontri con personaggi depositari di memorie dimenticate, fa conoscere alcuni protagonisti della Guerra di Liberazione nelle Marche: Walkiria Terradura, l’affascinante giovane donna artefice di audaci azioni di guerriglia; l’anarchico Samuele Panichi, prima leader del movimento sindacale in America, poi comandante di una delle prime bande partigiane nelle Marche; gli ebrei Abramo e Isacco Orbach, che sfuggiti alla deportazione combatterono per la libertà dell’Italia nella V Brigata Garibaldi Pesaro e, dopo il passaggio del fronte, nella Brigata Ebraica; Claudio Cecchi, l’intellettuale che tornato dalla Francia per imbracciare le armi contro il nazi-fascismo, svolse un ruolo di primo piano nelle battaglie di Vilano e di Paravento; Giorgio De Sabbata, il comandante partigiano protagonista della vita politica del dopoguerra. Ci sono anche le storie dimenticate di soldati italiani deportati nei lager nazisti, i cosiddetti IMI, artefici di una Resistenza silenziosa, le cui vicende vengono narrate dagli stessi sopravvissuti. Altre storie ci rivelano tragici destini, come la vicenda della spia ungherese Marion Keller e dell’ebreo tedesco Max Federmann, unico superstite dell’eccidio della sua famiglia».

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