PESARO – Blogger e influencer a spasso per Pesaro con il loro bacino da mezzo milione di follower. Obiettivo promuovere Pesaro24. «Siamo stati così bene a Pesaro che stiamo valutando seriamente di trasferirci qui» questa la frase ricorrente dei digital creator che hanno partecipato al primo blog tour alla scoperta della Capitale italiana della cultura. Erano 4 famiglie, 3 giovani coppie e 2 travel blogger per un totale di 15 profili influenti sui social che hanno raccontato Pesaro e le sue meraviglie ad un pubblico di oltre 500mila follower.
Tantissimi gli utenti che hanno seguito i consigli dei creator, dalla scoperta della rete museale, alle attività sportive in città, al mare o nella natura del Parco San Bartolo. Un racconto che ha appassionato tanti e che ha riconfermato Pesaro come meta turistica per tutte le età, dove respirare cultura, musica, arte e natura, tra relax e divertimento e sostenibilità: come sempre, apprezzatissima la Bicipolitana. Il primo #blogtourpesaro2024 è terminato domenica scorsa ma il racconto dei creator non si interrompe perché continueranno a descrivere la loro esperienza a Pesaro, menzionando hotel, ristoranti e locali, eventi imperdibili e luoghi da scoprire per vivere al meglio la città da soli, in coppia o in famiglia.
Così Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla bellezza del Comune di Pesaro: «Dopo l’utilizzo di strumenti di comunicazione come le guide cartacee – su tutte ricordo la pocket Lonely Planet su Pesaro e la Riviera del San Bartolo -, ora la presenza sui social si rivela un canale fondamentale per promuovere Pesaro 2024. D’altra parte oggi la destinazione di una vacanza si decide sempre più all’ultimo minuto, molto spesso consultando il web per raccogliere valutazioni e consigli di chi ha già ha visitato un luogo; si tratta quindi di un canale decisamente efficace dal punto di vista turistico. Un successo ancora più prezioso visto che si è trattato di un progetto ideato e realizzato dal team comunicazione di Pesaro 2024 a costo quasi zero (la Fondazione Pescheria ha investito solo nel rimborso spese viaggi dei creator), perché chi vi ha preso parte – dagli influencer agli albergatori ai ristoratori alle attività commerciali – non ha ricevuto alcun tipo di compenso e ha creduto fortemente in quella che è stata un’opportunità importante di promozione per il territorio».