PESARO – La bolletta arriva maggiorata del 350%, il difficile equilibrio degli artigiani.
È il caso della Biemmegi azienda di meccanica di precisione, con sede a Pesaro, dove il titolare Giacomo Dini spiega: «Di solito pagavamo 3.700 euro di energia elettrica, questa volta sono arrivati 15.300 euro. Per noi artigiani, una mazzata. Un aumento del 350% che va a erodere l’utile. Rincari che non si possono trasferire ai clienti, stiamo navigando a vista con preventivi che cambiano di settimana in settimana e prezzi bloccati solo per due giorni. È una situazione fuori controllo in cui è molto difficile lavorare».
«La situazione del caro bollette per gli artigiani è davvero drammatica – spiega Moreno Bordoni, segretario Cna Pesaro Urbino -, una situazione al limite che fa pensare anche a qualche chiusura o qualche stop temporaneo o giornaliero per le aziende energivore con l’obiettivo di consumare meno. Serve un intervento centrale del governo che blocchi questa speculazione. Siamo in una tempesta perfetta in cui mancano le materie prime, con la guerra e la pandemia, ma vediamo una grossa speculazione in tutto questo. Occorre bloccare questa emorragia in un momento in cui il Pnrr può generare un forte rilancio economico e in cui i dati dell’export sono positivi. Potremo essere in una fase nuova di sviluppo e crescita, ma così si rischia di vanificare tutto».