Pesaro

Bollette acqua, Perricci (EvolviAmo Pesaro): «No agli aumenti retroattivi, serve una società pubblica»

L'associazione assieme ad Airone, FederSolidAli, Progetto Acqua e 63074 ha presentato cifre e documenti

PESARO – Costo delle bollette, l’associazione EvolviAmo e le associazioni non ci stanno. Le polemiche impazzano da giorni, con l’opposizione che ha raccolto oltre 400 firme in un giorno e chiede un fondo di garanzia con gli utili di Marche Multiservizi. Il Comune che ha individuato 80mila euro per aiutare chi è in difficoltà.

Pia Perricci assieme a Michele Raspanti vicepresidente dell’associazione Airone di Colli al Metauro, Beatrice Marinelli presidente dell’associazione FedrSolidAli di Ancona, Claudio Cerioni di Progetto Acqua di Urbania e Massimo Mattoni dell’associazione 63074 di San Benedetto del Tronto, hanno presentato alcuni documenti.

La questione costi in bolletta è argomento caldo. «Mms si rifà alla delibera Aato di ottobre 2024 dove l’assemblea ha votato all’aumento retroattivo delle tariffe. Qui la responsabilità è dei diversi Comuni che avrebbero dovuto opporsi anche perché Cassazione e Consiglio di Stato si sono espressi sulla non leicità del ricalcolo delle tariffe già pagate. Se Aato lo ha stabilito non significa che si possa fare». Dopo aver ricordato gli introiti delle due partecipate Mms e Aset, Raspanti ha fatto un confronto sui costi delle bollette delle dell’acqua tra nord, centro e sud. «Ipotizzando un consumo di 20 metri cubi in un mese nell’anno 2023 vediamo che a Colli al Metauro si spendono 73,29 euro contro 33,66 di Napoli e 35,83 di Vittuone (Milano)». Ma una soluzione ci sarebbe: «Basterebbe creare una società per azioni totalmente pubblica senza scopo di lucro – conclude Perricci – la Giurisprudenza dice che si può fare. Nello statuto si precisa che gli introiti vengano riutilizzati per l’ammodernamento della rete e il contenimento dei costi. Il Comune di Ancona ad esempio ci sta già pensando».

Altro argomento gli allacci alle fognature. «Tutti i pesaresi a prescindere pagano la “quota fognatura per € 5.82 e la quota depurazione per € 10.83”, in ogni singola bolletta. Queste somme vengono richieste da MMS a titolo di pagamento per il presunto servizio prestato sia per l’allacciamento della singola utenza alla fognatura che per la depurazione delle acque scure.  Il problema è che tantissimi pesaresi non sono allacciati alla fognatura, e pertanto non dovrebbero pagare dette somme, che in realtà MMS in automatico addebita per ogni singola bolletta. Importi  che quindi non dovrebbero essere versati da chi non  usufruisce del servizio».

Infine le condutture.

«La gran parte delle condutture idriche dell’intera regione sono in amianto – sottolinea Perricci – L’associazione Ona di Pesaro, con la presidente Elisabetta Sacchi, dopo un incontro in Prefettura avvenuto ad agosto dove l’assessore Aguzzi ha detto che la Regione Marche aveva stanziato fondi per la sostituzione delle tubature dell’acqua, ha inviato una richiesta sia all’assessore che al presidente Acquaroli per avere aggiornamenti senza mai aver ricevuto risposta».

Nel 2020 il tema era già stato presentato da Ona di Pesaro attraverso uno studio poi consegnato anche in Prefettura del 21 agosto 2024.

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