FANO – Ora che la perturbazione sembra aver perso di intensità, è tempo di bilanci e resoconti per il comune di Fano: nelle ultime 48 ore sono state circa quaranta le richieste avanzate dai cittadini al numero di telefono del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile nel Comune di Fano. Le segnalazioni hanno riguardato soprattutto piccoli smottamenti e la caduta di alcuni alberi in città e nelle zone periferiche.
Diversi gli allagamenti per i quali sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Fano e in alcuni casi, a supporto, anche il CB Club “Mattei” di Fano. Anche nella giornata di ieri, le ditte incaricate hanno provveduto al completamento dei lavori di sistemazione: in particolare, quelle incaricate dal Comune e da ASET stanno intervenendo in Via Girolamo da Fano ed in Viale Vittorio Veneto per ripristinare collettori di acque chiare e fognari che, con le forti di piogge di ieri, sono esplosi per la forte pressione dell’acqua. Problemi alla viabilità anche su Via Pisacane.
Nonostante l’evento meteorologico sia stato indubbiamente importante non sono mancate le polemiche per la gestione comunale dei disagi da parte delle forze politiche di minoranza: «Ciò che sottolineiamo è che nel territorio comunale si ripresentano ad ogni pioggia, anche di entità minore, le stesse problematiche – incalzano i rappresentanti locali di FdI – L’allagamento del sottopasso di via Carducci nella zona del Lido è ormai una abitudine. Solo qualche giorno fa la Giunta annunciava su tutti i giornali i benefici della vasca di prima pioggia, un’opera che invece non ha mai effettuato il compito per la quale è stata realizzata. La situazione in quella zona, palcoscenico del Brodetto Fest fino a ieri, è paradossale ed i residenti ci inviano segnalazioni continue relative agli allagamenti. E’ sotto gli occhi di tutti inoltre la mancanza di manutenzione in tutte le zone della città. Zone centrali come via Pisacane o periferiche come le zone di Carrara e di Fenile dove l’intasamento delle caditoie e degli scoli dell’acqua impedisce costantemente il deflusso delle acque piovane. Noi denunciamo da tempo una amministrazione comunale immobile sotto ogni aspetto, anche quello della manutenzione ordinaria e straordinaria. Crediamo quindi che non ci si possa nascondere dietro l’evento di portata “fuori dalla norma”, poiché purtroppo a Fano i problemi sono gli stessi, anche con le piccole piogge, irrisolti da sempre nonostante gli annunci».
Non meno critici gli esponenti della Lega che si focalizzano sui allagamenti dei sottopassi del Lido e che al riguardo hanno presentato anche un’interrogazione: «Per la terza volta in meno di due mesi, la nuova vasca di raccolta delle acque piovane del Lido non ha funzionato, quello che trionfalmente e frettolosamente è stato definito un successo della giunta Seri, è in realtà un clamoroso buco nell’acqua. Non cerchino nuove scuse, inclusa quella dell’eccezionalità dell’evento, perché se è vero che anche altre zone della città, sopratutto a causa della scarsa pulizia delle caditoie hanno sopportato disagi, è altrettanto vero che in nessun altro caso sono stati spesi 800.000 euro, per lasciare infine la situazione allo stesso punto di partenza. Con questa interrogazione chiediamo che venga fatta chiarezza sulla vasca del Lido, che assomiglia sempre di più ad un buco che inghiotte soldi pubblici piuttosto che acqua».
Interrogazione rivolta al comune anche dal M5S di Fano: «A seguito della bomba d’acqua di lunedì, che ha provocato allagamenti in diverse zone del territorio comunale, il Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione per sapere a che punto è la progettazione e realizzazione delle opere fognarie finalizzate a eliminare le problematiche presenti in Via Pisacane. Nella giornata di lunedì, infatti, si sono ripresentate le annose criticità a seguito dell’abbondante pioggia che, oltre a rendere impercorribile la stessa via (che fa parte della Statale Adriatica) e il sottopasso ferroviario, ha messo sott’acqua garage e scantinati di abitazioni e attività economiche. Gli interventi fognari erano stati inclusi nel progetto che si sarebbe dovuto finanziare nell’ambito del Pinqua (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), ma come noto – e a dispetto degli annunci e delle promesse di Sindaco e Giunta – il Comune di Fano è rimasto a bocca asciutta a causa di un posizionamento troppo basso in graduatoria. Ormai da sei anni, Aset ha avviato la progettazione degli interventi, ma ancora non si sa nulla riguardo allo stato di avanzamento dell’iter e alle tempistiche. Ci aspettiamo risposte concrete da parte dell’Amministrazione, alla quale chiediamo di essere pronta – se necessario – a mettere a disposizione una parte dell’avanzo di bilancio (per una cifra di circa 2,5 milioni) per questo intervento del tutto prioritario, anziché sprecarlo per opere inutili e divisive».