Pesaro

Bomba day a Pesaro, tutte le operazioni di evacuazione e le strade alternative

Il genio ferrovieri effettuerà l'intervento in tre fasi. Chiusa l'autostrada nel tratto pesarese. Previste forze di polizia anti sciacallaggio

Gli artificieri dell'esercito

PESARO – Domenica 4 dicembre le operazioni per il disinnesco dell’ordigno bellico rinvenuto a Pesaro. Si tratta di una bomba della seconda guerra mondiale di quasi 500 kg rinvenuta durante i lavori della terza corsia della A14 all’altezza di Case Bruciate. Motivo per cui la frazione e 900 persone residenti saranno evacuate dalle 6 fino alle 14 circa.

Potrebbero verificarsi disagi alla circolazione lungo la viabilità autostradale ed ordinaria rientrante nella cosiddetta “zona rossa”.
Per consentire le operazioni di disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto nel Comune di Pesaro ci sarà la chiusura dell’autostrada A14 Bologna – Taranto, nel tratto Cattolica – Fano, in entrambe le direzioni di marcia con uscita obbligatoria al casello autostradale di Cattolica in direzione sud ed al casello di Fano in direzione nord, dalle ore 8.00 alle ore 12.00 (e comunque fino a cessate esigenze).

Ecco l’itinerario alternativo: dall’uscita obbligatoria della A14 di Cattolica percorrere la SS16 Adriatica in direzione di Ancona, con rientro in autostrada al casello di Fano. Percorso inverso per chi è diretto a nord dall’uscita
obbligatoria di Fano.

L’operazione di evacuazione, effettuata a cura del Comune con l’assistenza dei volontari di protezione civile e sotto la vigilanza delle forze di polizia, che assicureranno l’interdizione dell’accesso alla zona, avrà inizio alle ore 6.00 e dovrà essere completata entro le ore 8.00. 

Nella zona evacuata saranno potenziati gli ordinari servizi di controllo del territorio per scongiurare eventuali tentativi di “sciacallaggio” ai danni dei residenti che si dovranno allontanare.

Il complesso e delicato intervento degli specialisti dell’Esercito si svolgerà in tre fasi: la prima prevede la costruzione sul luogo di rinvenimento, attorno alla bomba, di una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti da una eventuale esplosione accidentale, la seconda fase consiste nella neutralizzazione dell’ordigno tramite la rimozione dei sistemi di innesco e l’ultima, che conclude l’operazione, prevede il trasporto del corpo bomba privo di inneschi in un’area opportunamente condizionata per il successivo brillamento in zona Tavullia.