Pesaro

Bonus psicologo, Vitri: «Finalmente anche nelle Marche, disturbi in aumento dopo la pandemia»

La consigliera Pd firmataria della proposta. «Un incremento che riguarda minorenni e giovani per ansia, disturbi alimentari, depressione»

ragazza, ansia, finestra
Foto di Free-Photos da Pixabay

PESARO – Bonus psicologo, via libera anche nelle Marche. La Consigliera regionale Pd Micaela Vitri plaude all’intervento.

«In sanità l’emergenza psicologica è l’altra faccia, spesso nascosta e silenziosa, della pandemia. Sono cresciuti infatti in modo allarmante rischi di ansia e depressione, disturbi alimentari, trauma, autolesionismo e persino suicidi tra i giovani ma non solo. Per questo sono stata firmataria di una mozione del gruppo PD, di cui sono stati promotori anche i Giovani Democratici, per chiedere alla Giunta Acquaroli di attivare lo psicologo delle cure primarie seguendo l’esempio di altre Regioni. Parliamo di una figura strategica nella medicina territoriale e del servizio pubblico a cui affidare la tutela del benessere psicologico dei cittadini attraverso la riduzione del rischio di disagio psichico».

«Una figura più che necessaria perché con l’aumento del disagio psicologico sono aumentate anche le richieste delle varie terapie – continua Vitri -, un incremento che ha riguardato molti giovani dai 18 ai 35 anni, oltre ai minorenni. Ma molti di loro rinunciano alle cure perché troppo costose e non sostenibili soprattutto da famiglie in cui manca il lavoro e che non riescono ad arrivare a fine mese. Aggiungo pensando alla fascia adulta che i disagi psichici risultano tra le prime cause di assenteismo sul lavoro».

Anche le Marche finalmente potranno beneficiare di questa scelta visto che sono stati assegnati 257.000 euro. Nel dettaglio: il contributo massimo sarà di 600 euro, concesso tenendo conto del valore ISEE per sostenere le persone economicamente fragili. La richiesta va presentata in modalità telematica accedendo alla piattaforma INPS, attraverso CIE, SPID o CNS.

Vitri chiude con un auspicio: «È necessario che la Giunta Acquaroli non si limiti a gestire le risorse arrivate dal Governo nazionale ma aggiunga fondi propri a favore della salute mentale, rivedendo la propria organizzazione sanitaria che oggi registra una gravissima mancanza di personale nel settore dedicato aggravata, nella provincia di Pesaro e Urbino, da licenziamenti volontari di medici psichiatri e non solo».