PESARO – Il traino dell’economia pesarese è l’export che nel 2019 ha pesato per 2,8 miliardi di euro. Una cifra in aumento rispetto all’anno precedente, con mercati di sbocco sempre aperti ad accogliere i prodotti pesaresi, dalla meccanica al mobile, passando per il tessile e altro.
Ma oggi è ancora tutto incerto. E proprio della situazione economica dopo il lockdown e della ripresa delle esportazioni si è parlato in un call internazionale che ha coinvolto i rappresentanti delle Camere di commercio di 26 paesi e che ha visto Pesaro e l’Italia rappresentati dal segretario della Cna di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni.
Nella sua qualità di rappresentante in Italia della Camera di Commercio bielorussa, Bordoni ha parlato della pesante situazione determinata dall’epidemia e dalla conseguente lunga chiusura delle aziende. «Nella nostra provincia aziende della metalmeccanica, del mobile della moda e della manifattura hanno dovuto bloccare le loro esportazioni e i loro ordini verso l’estero – in particolare verso la Bielorussia e i mercati dell’area auroasiatica – dove ancora oggi, nonostante la ripresa delle attività, esistono ancora difficoltà e barriere doganali che bloccano le importazioni dall’Italia».
Alla riunione con Bordoni ha partecipato anche il presidente della Camera di commercio bielorussa Vladimir Ulakhovich. Tutti concordi nel riaffermare l’importanza del Made in Italy e nella possibilità di poter riprendere al più presto una normale attività di produzione e di esportazione dei prodotti da e per l’Italia. L’importante in questa fase è anche l’incontro tra imprenditori attraverso le piattaforme digitali. Prossimamente Moreno Bordoni parteciperà a un Business forum che riguarderà la ripresa delle esportazioni e che vedrà tra i protagonisti anche l’ambasciatore italiano in Bielorussia, Mario Baldi.