PESARO – Caso Borghi più Belli ed esclusione di Fiorenzuola di Focara, il Comune risponde ai consiglieri d’opposizione.
«Informazioni false, presentate agli organi di stampa senza alcuna verifica preventiva da parte dei consiglieri di minoranza del Quartiere 6, a riprova della strumentalità politica di certe dichiarazioni che fanno male al Borgo di Fiorenzuola, ai suoi residenti e alla città tutta». Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Cultura e al Turismo fa chiarezza sul riconoscimento di “Borgo Ospite” della frazione di Pesaro di Fiorenzuola di Focara all’interno dei “Borghi più belli d’Italia” intervenendo su quanto riferito da tre consiglieri del Q6, «usciti a mezzo stampa con dichiarazioni erronee che faranno pagare un grosso scotto in termini di reputazione dell’Amministrazione e della città agli occhi soprattutto dei turisti».
«Ed è questo che spiace» aggiunge Vimini nel dettagliare quanto successo, come confermato dal presidente dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia” Fiorello Primi, «Il Comune di Pesaro non era tenuto a presentare nessuna nuova domanda per vedersi confermato il riconoscimento biennale. Per il principio di turnazione e alternanza, previsto dal Regolamento dell’associazione, se al termine del “biennio” arriva un’istanza da un nuovo Comune della stessa Regione di quello uscente, il titolo, verificati i requisiti necessari, va automaticamente alla “new entry”. Ed è quello che è successo: a novembre Torre di Palme ha presentato la sua candidatura e il 16 dicembre abbiamo ricevuto la lettera ufficiale dall’associazione in cui ci veniva comunicato il mancato rinnovo del riconoscimento». Nessuna dimenticanza quindi, «millantare che ci sia stata danneggia l’immagine dell’Amministrazione e della città. È grave soprattutto perché a muovere discredito sono alcuni consiglieri di un Quartiere che dovrebbero pensare al bene del proprio territorio e che hanno l’opportunità rapportarsi in maniera diretta con il Comune per apprendere informazioni e documenti».
Tra cui anche quelli che confermano il pieno rispetto degli adempimenti economici e amministrativi per confermare il titolo di “Borgo Ospite”, «a cui il Comune di Pesaro ha sempre corrisposto nei tempi e nei modi indicati dall’associazione». Vimini aggiunge: «Inoltre a coronamento del loro strampalato intervento i consiglieri addirittura affermano che avrebbero voluto candidare Fiorenzuola, attraverso il Parco San Bartolo a ospitare una manifestazione che non è propria dei Borghi Ospiti, che è già assegnata fino al 2028 e che sicuramente sarebbe prerogativa né loro né dell’Ente Parco avanzare. Un mix di deliri di onnipotenza forse causati da una scarsa cultura istituzionale». Aggiunge Vimini che conclude sottolineando «la volontà di tornare a far parte di questo importante riconoscimento, che ha dato una visibilità di prestigio a Fiorenzuola e di conseguenza a Pesaro. Parteciperemo quando sarà il nostro momento con una candidatura che, dopo il riconoscimento ottenuto da Fiorenzuola, potremo decidere se riproporre per lo stesso borgo o per una delle altre perle del territorio comunale come ad esempio Candelara o Novilara».