PESARO – Caso Fiorenzuola di Focara, la maggioranza replica alle parole del centrodestra. «Il titolo di Borgo Ospite è biennale. Il regolamento de “I Borghi più belli d’Italia” visionabile da tutti online è redatto dall’associazione nazionale e non è comunale, non spetta quindi all’assessore Vimini andarlo ad illustrare all’opposizione visto che dimostra di non averlo né letto né compreso. I consiglieri dei quartieri e comunali di minoranza non si possono offendere quando gli si dice di “studiare”; tutta la maggioranza insieme all’assessore Vimini e al Sindaco erano consapevolmente a conoscenza che questo titolo era stato aggiudicato a Fiorenzuola per il biennio 2023-2024 e che avrebbe dovuto poi cederlo se si fosse presentato un altro borgo marchigiano, cosa che è naturalmente accaduta in favore di Torre di Palme».
I consiglieri attaccano: «L’opposizione ha perso l’occasione di risparmiarsi una sonora “figuraccia nazionale” come la chiamano loro a grandi titoli. Nessuna dimenticanza di candidatura, ma consapevolezza delle regole che determinano le assegnazioni. Ci aspettiamo ora che i consiglieri di minoranza, dopo aver preso visione del regolamento, facciano un mea culpa e chiedano scusa al Borgo di Fiorenzuola di Focara per averlo portato sulle cronache nazionali, per una polemica risibile e penalizzante, anziché promuovere la sua valorizzazione che proprio grazie al riconoscimento ricevuto ed un attento lavoro politico dell’assessore Vimini, ha fatto sì che questo splendido borgo pesarese, fosse inserito nelle guide in italiano, inglese e nelle brochure informative degli itinerari turistici italiani, con l’aggiunta dello straordinario lavoro mediatico su tutti i social con la creazione di contenuti digitali di alto valore promozionale, che rimarranno validi e consultabili anche per gli anni a venire».
Come maggioranza consiliare, unitamente al sindaco e alla giunta, «ci stiamo occupando di temi importanti e soprattutto urgenti per il bene della città, mentre assistiamo giornalmente a un continuo lavoro di discredito ingiustificato e falsato del lavoro amministrativo da parte delle opposizioni che nulla porta al sano dibattito per le politiche di gestione della città. Tanto tempo prezioso fatto perdere agli uffici comunali per rispondere alle accuse infondate, registrando di contro una totale assenza di proposte utili, occupandosi solo di intitolazioni e sgambatoi, anziché attivarsi coi loro “amici” in Regione. Sui temi veri ci passano sopra a piedi pari senza dare alcuna risposta soprattutto sulla Sanità, sul centro per l’autismo cancellato da Pesaro, sul San Benedetto che sta crollando nella parte di proprietà regionale, sul nuovo Ospedale di cui attendiamo da troppo tempo la famosa “prima pietra” o la perdita di finanziamenti per l’arretramento della ferrovia, temi su cui i consiglieri di opposizione non si esprimono e non restituiscono informazioni utili ai cittadini pesaresi. Le accuse e la malafede le rispediamo quindi al mittente».