PESARO – Rapine, risse e furti. Arrestati due minorenni di una baby gang che a febbraio aveva seminato il panico in città.
In data 13 agosto, al termine di complesse e prolungate indagini, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica del Tribunale per i Minorenni di Ancona e portate avanti dal Nucleo Operativo e Radiomobile del Comando compagnia carabinieri di Pesaro, sono stati arrestati due minorenni pesaresi, già noti ai carabinieri. Sul loro conto pesavano già altre denunce a loro carico, ma soprattutto sono ritenuti i trascinatori della baby gang che, nel febbraio 2020, ha perpetrato almeno quattro fra rapine e furti con strappo, consumati e tentati, ai danni di cinque vittime a Pesaro e nella vicina Romagna. Episodi accaduti in via Luca Della Robbia, in piazzale Matteotti.
Vista l’elevatissima capacità di delinquere dimostrata da due degli indagati e il concreto pericolo di reiterazione di reati della stessa natura, la Procura Minorenni ha proposto al Gip del Tribunale la misura cautelare della detenzione in istituto penale minorile, richiesta accolta in considerazione della gravità indiziaria a carico dei due indagati.
Il modus operandi della banda era sempre il medesimo: dopo aver avvicinato le vittime designate con una scusa banale, quasi sempre finalizzata a far loro estrarre il portafogli oltre che a distoglierne l’attenzione, i componenti del gruppo accerchiavano i malcapitati e li aggredivano all’improvviso con violenza.
I due minori destinatari della misura detentiva, che da giorni mancavano da casa, sono stati rintracciati nella giornata di giovedì 13 in differenti località: il primo, che viaggiava sprovvisto di biglietto ferroviario su un treno diretto in una località del Centro Italia, è stato fermato nel primo pomeriggio dalla Polfer di Forlì, che ha appreso dal controllo alla Banca Dati delle forze dell’ordine dell’ordinanza di custodia cautelare pendente e lo ha arrestato. Il secondo, invece, è stato individuato nella tarda serata dello stesso giorno sul lungomare di una cittadina marchigiana da personale in borghese del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pesaro. I due sono poi stati associati all’istituto di detenzione minorile di Bologna.
Oltre agli arrestati, allo stato, sono indagati altri quattro minorenni, che avrebbero concorso alla commissione dei reati predatori, nel corso dei quali sono stati sottratti cellulari e contanti.
La pericolosità di questi minori, peraltro, è intuibile anche da episodi criminosi più recenti che, singolarmente o con altri complici, li hanno visti indagati dopo il lockdown; tra questi, una tentata rapina in concorso sul lungomare di Pesaro nello scorso giugno e la ricettazione di un ciclomotore, scoperta dopo una rocambolesca tentata fuga dalle forze dell’ordine nel corso di un controllo.
Tutti gli episodi in questione hanno trovato ampio risalto sugli organi d’informazione locali, che li hanno anche collegati all’aggressione al campus scolastico di Pesaro avvenuta nel febbraio 2019 a danno di tre studenti minorenni, nella quale in effetti uno degli arrestati è risultato essere coinvolto.