Pesaro

Cagli, la Regione investe quasi 15 milioni per il nuovo Ospedale di Comunità e per Casa della Salute

L'assessore Saltamartini spiega l'intervento e punzecchia: «Il Pd aveva previsto un solo ospedale provinciale e aveva smantellato»

L'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini

CAGLI – Investimenti per 15 milioni di euro per il nuovo ospedale di comunità e la casa della salute di Cagli.

L’investimento complessivo ammonta a 14,8 milioni di euro, di cui 605.074,50 per la Casa di Comunità (PNRR+FOI) e 7.611.256,80 (PNRR+FOI) + 6.583.668,70 (extra finanziamento) per l’Ospedale di Comunità (293.174,54 euro di extra finanziamento sono fondi regionali già aggiudicati e 6.290.494,16 euro fondi statali – articolo 20 L 67/1988 – in opzione, al momento non ancora opzionati).

Ad oggi è già stato approvato il Progetto di realizzazione della Casa di Comunità da parte dell’Edilizia Sanitaria (progetto condiviso dal Direttore del Distretto e dal Direttore Sanitario. Una volta terminata la nuova struttura, i servizi attualmente svolti presso l’Ex Ospedale di Cagli a gestione pubblica passeranno all’interno della stessa, mentre la gestione privata (a cura del Gruppo Santo Stefano) sarà ubicata presso l’Ex Ospedale di Cagli, dopo l’esecuzione di lavori di messa in sicurezza della struttura. Presso il Distretto Sanitario resteranno tutti i servizi specialistici attualmente presenti.

Il Vice Presidente della Giunta e Assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Fa bene alla dialettica politica sentire da un importante esponente del PD che la sanità nell’entroterra va salvaguardata. Solo poche settimane fa l’ex Presidente Ceriscioli aveva detto che non ci sono le risorse per tutti. E per questa ragione, il PD aveva previsto un unico Ospedale Provinciale. Peraltro, era stato il PD a smantellare 13 Ospedali e destrutturare Fossombrone e Cagli.

La Regione sta riservando una grande attenzione alla sanità di questo territorio – prosegue Saltamartini – Stiamo investendo in maniera importante e lavorando per rafforzare il modello assistenziale e dei servizi sanitari erogati, attraverso il potenziamento dei servizi di diagnostica e laboratorio, delle specialistiche ambulatoriali, dei posti di degenza e dei punti di emergenza urgenza». Il territorio di Cagli nel Piano Socio Sanitario Regionale rientra nel capitolo 3.3 “Strutture in Aree disagiate” per carenza di medici di medicina generale, per condizioni climatiche sfavorevoli e per una prevalenza di popolazione anziana residente e quindi in condizioni di fragilità e co-morbidità.

L’Ospedale di Comunità avrà il compito di soddisfare i bisogni sanitari della popolazione attraverso un potenziamento dei servizi di specialistica ambulatoriale, radiologica e laboratoristica; teleconsulto e telemonitoraggio; diagnosi e trattamento delle patologie a media e bassa intensità assistenziale; osservazione breve non intensiva; potenziamento dei livelli essenziali di assistenza in integrazione con le cura intermedie: riduzione delle ospedalizzazioni improprie e delle istituzionalizzazioni precoci; identificazione di un percorso di cura del paziente con bassa instabilità e imprevedibilità clinica presso strutture di prossimità.

Attualmente a Cagli sono presenti l’ex Ospedale e il Distretto a gestione pubblica e privata (quest’ultima a cura del Gruppo Santo Stefano). La gestione pubblica conta un Centro Dialisi aperto tutti i giorni con 5 pazienti in carico; il servizio di cure intermedie con attivi 16 posti letto (con 6 OSS e 8 Infermieri) gestiti dai medici di medicina generale; la Potes 118 medicalizzata (con 6 infermieri, 6 autisti) e un Pat (Punto di assistenza territoriale) attivo H12 (come previsto dalla normativa) con 2 Infermieri; un Punto prelievi aperto tutti i giorni dal Lunedì al Sabato; l’ufficio accettazione cassa. Per quanto riguarda, invece le attività medico specialistiche svolte presso il Distretto, si contano quelle Dentistica, Dermatologica, Neurologica, Cardiologica, Diabetologia e Psichiatria, insieme alle attività del consultorio, fra le quali corsi preparto, pap-test, screening. Per quanto riguarda la gestione privata (Gruppo Santo Stefano) nel Distretto sono presenti 10 posti di lungodegenza, 20 posti di riabilitazione ospedaliera intensiva, inoltre vengono erogati servizi di Radiodiagnostica e prestazioni di terapia fisica e rieducazione funzionale.

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