TERRE ROVERESCHE – Cala il sipario sul mistero che ha avvolto la morte di Giannina Fucili, la donna di 67 anni ritrovata morta all’interno della sua abitazione. Intorno al corpo erano state rinvenute numerose tracce ematiche tanto da far ipotizzare un qualche evento violento o criminoso. La teoria era andata man mano scemando facendo sempre più propendere gli inquirenti per la cause naturali, dinamica oggi confermata definitivamente dai risultati dell’autopsia.
I fatti risalgono oramai al 10 giugno scorso: nel tardo pomeriggio del venerdì la 67enne era stata trovata senza vita circondata da sangue ed elementi biologici in quanto il decesso si era verificato diversi giorni prima. Al piano superiore era stato trovato in forte stato confusionale il marito: l’uomo da tempo ha difficoltà a deambulare e soffre dei disturbi di memoria: facile che non abbia avuto cognizione del tempo trascorso e di quanto accaduto alla moglie.
Ad essere fatale alla donna sarebbe stata un’emorragia interna. Non si esclude che anche il cuore possa ver ceduto: soffriva di una forma importante di cardiopatia.