Pesaro

Calcio, Vis Pesaro e Fano ancora in attesa

La situazione per quanto riguarda la ripresa o meno del campionato e le eventuali tempistiche è ancora molto incerta. La società biancorossa e quella granata restano aspettano di sapere se e quando si riprenderà l'attività sportiva

La situazione per quanto riguarda la ripresa o meno del campionato e le eventuali tempistiche è ancora molto incerta e per squadre abituate ad allenarsi tutti i giorni la reclusione non è facile. Quello che stanno vivendo Vis Pesaro e Fano è praticamente identico, anche se in casa pesarese un caso di coronavirus si è registrato con la positività del centrocampista Andrea Tessiore. Il giovane classe ’99 sta bene, è questa è la cosa più importante. “Sto molto meglio – ha detto il giocatore – dopo un periodo di febbre iniziale non ho avuto più sintomi. Ho voluto rendere pubblica la mia condizione per dire una cosa fondamentale anche ai più giovani. Restiamo a casa e impediamo tutti insieme che il virus si diffonda”. All’appello lanciato da Tessiore si è voluto aggiungere anche l’allenatore della Vis Pesaro Nanu Galderisi, arrivato in città il 18 febbraio sedendo una sola volta sulla panchina biancorossa (Fermana-Vis 1-1). “Stiamo vivendo tutti una situazione molto particolare con grande apprensione ma dobbiamo essere bravi a rispettare le regole – dice Galderisi – Dobbiamo mantenere il sorriso e aiutare con i nostri comportamenti l’intera collettività. Quando tutto ripartirà sarà ancora più bello”.

Così come per la Vis, anche il Fano rimane in attesa di sapere quali saranno gli sviluppi per il campionato e se si ritornerà o meno a giocare in questa stagione. L’emergenza Covid-19 ha messo in ginocchio non solo l’economia italiana ma anche tutto il sistema calcio, con gravi ripercussioni che incombono su tutte le società, soprattutto quelle di Lega Pro. Il presidente della società granata, Claudio Gabellini, ha voluto esprimere il suo parere in merito a questa delicata questione. “Credo che difficilmente i campionati di C potranno riprendere e, dunque, si porranno tutta una serie di questioni in ordine a chi retrocede ed a chi viene promosso, a meno che, per risolvere il tutto, adotteranno una moratoria sullo status quo – dice Gabellini – Ci sarà da chiedersi chi rimarrà “vivo” dopo questa ennesima battuta d’arresto. Voglio sottolineare che l’economia e, dunque, gli imprenditori usciranno a pezzi da questo disastro che il Covid-19 si porta dietro e certo sarà più facile che si concentrino sulle proprie aziende anzichè sulle squadre di calcio, specie quelle che militano in Serie C, categoria professionistica che del professionismo eredita solo i costi sempre più insostenibili, nonostante gli sforzi della Dirigenza Ghirelli che si fa in quattro per risolvere questi problemi”.