PESARO – Un cantiere simbolo di rinascita e un mercato, quello della nautica, sempre in ascesa.
Stiamo parlando del Cantiere Rossini di Pesaro, il cantiere navale che presto inaugurerà il primo capannone da utilizzare per il refitting e la verniciatura degli Yacht.
L’amministratore delegato di Lisa Group Stewart Parvin e il direttore Alfonso Postorino, in occasione della conferenza stampa annuale della Cna, hanno parlato dello sviluppo del cantiere.
I capannoni sono composti da due strutture di 70 metri per 22 dove ricoverare le barche in un ambiente climaticamente controllato, tra le strutture più avanzate al mondo. Estremamente efficienti dal punto di vista energetico, completamente coibentati. Il sistema di riscaldamento, necessario per garantire la temperatura ottimale per la verniciatura anche durante i mesi invernali, utilizza l’acqua di mare come fonte geotermica. Ciò significa che il consumo complessivo di energia di questi capannoni è molto vicino allo zero.
«Entro il mese di gennaio finiremo il primo capannone e ospiteremo la prima grande imbarcazione – spiega Postorino -. A marzo sarà completato anche il secondo. Oggi abbiamo 12 yacht in lavorazione e altri due sono in arrivo. Gli armatori arrivano da tutto il Mediterraneo. È stata una stagione comunque positiva, iniziata più tardi per via del virus, ma oggi impieghiamo stabilmente circa 80 addetti. Il mercato del refitting e della nautica sta andando molto bene, non ci sono stati contraccolpi derivati dalla pandemia. Stiamo investendo tanto sul cantiere Rossini e presto avvieremo i lavori ai vecchi uffici dove realizzeremo un centro servizi per gli equipaggi».
Il Cantiere navale di Pesaro era stato acquisito dalla Lisa Group per 2,5 milioni dopo anni di stasi in seguito al fallimento dell’ottobre 2010. Il rilancio continua con un cantiere ammodernato e capace di attrarre yacht di oltre 55 metri grazie al suo Travel Lift, un gioiello dell’ingegneria in grado di muovere imbarcazioni da 560 tonnellate. Si tratta di un dispositivo meccanico guidato da un telecomando che si muove su 16 ruote e consente di sollevare e portare a terra navi fino a 52 metri dallo specchio acqueo all’area del cantiere in meno di un’ora.
Le prospettive sono molto positive. «Il cantiere di Pesaro sarà uno dei primi al mondo in rapporto alla sua dimensione. Lo standard qualitativo e alto e sempre più armatori ci stanno scegliendo».