PESARO – Capitale italiana della cultura 2024, Pesaro punta anche sui canali digitali e un supporto “social” delle pagine a esso dedicate.
Un dialogo costante con territorio e cittadini che prosegue con la fitta agenda di incontri calendarizzati. Il prossimo è in programma mercoledì 6 ottobre, dalle ore 9.00 alle 19.30. Si tratta di un appuntamento che «darà avvio alla nuova fase – spiega Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza di Pesaro – che porterà alla consegna del dossier di candidatura al Ministero. Un processo che sta creando un reale percorso di partecipazione e prossimità, ottimizzando sinergie comuni e individuali, per ottenere un riconoscimento da distribuire sull’intera provincia».
La giornata di mercoledì sarà dedicata alle scuole e agli studenti (dalle ore 9 al liceo artistico Mengaroni) nella prima parte e ai rappresentanti dei Quartieri e Municipio, i Comuni della Provincia, gli artisti, le istituzioni e gli operatori culturali del territorio nella seconda, che si svolgerà al “Bramante-Genga” di via Nanterre dalle ore 12:30.
«È un percorso di coinvolgimento del territorio e dei cittadini che abbiamo avviato a partire dall’annuncio della candidatura di gennaio scorso e che ha visto tappe fondamentali per la redazione del progetto»: la formazione del gruppo di lavoro di Pesaro 2024, la proclamazione e gli eventi del primo Quartiere Capoluogo della cultura, gli incontri con i sindaci della provincia, quelli “tematici” fatti con tutti i settori produttivi dell’arte, del turismo sostenibile e della comunicazione sociale, i sopralluoghi e, soprattutto, gli “Esercizi di cittadinanza” che quest’estate hanno coinvolto l’intera comunità culturale. Strumenti preziosi per il fondamentale lavoro di immaginazione di una Pesaro che punta a realizzare quello che non c’è, a partire dai desideri e dagli sguardi dei suoi abitanti. Abbiamo aperto un dialogo costruttivo che esplora e offre nuove forme di ascolto e osservazione di sé e della città» precisa Vimini.
Il gruppo di lavoro di Pesaro 2024 ha già invitato gli attori del mondo culturale locale a presentare progetti e proposte entro mercoledì 13 ottobre. Una prima raccolta di idee cui seguirà la fase di co-progettazione del dossier che proseguirà «anche dopo la consegna del documento per mettere in campo, in modo concreto, i punti salienti del progetto fino a gennaio 2022».
Sarà possibile seguire le fasi della candidatura anche attraverso le pagine Facebook, Instagram e Twitter di @Pesaro2024, attive da oggi. Nei prossimi giorni sarà online anche il sito Pesaro2024.it in cui visionare progetti, controllare gli eventi in programma, curiosare nella gallery e trovare i contatti per contribuire al progetto di Pesaro Capitale italiana della cultura 2024.
PESARO 2024 – Capitale italiana della cultura
Il QUartiere dell’Immaginario (QUI) – Esercizi di Cittadinanza Culturale
Mercoledì 6 ottobre 2021 – Programma
#1 Capolinea underventidue. Prosumer nativi e reportage urbano
H. 09.00 – Liceo Artistico Mengaroni (corso XI Settembre 201)
H. 12.30 – Istituto I.T.E.T. Bramante-Genga (via Nanterre)
– Proiezione del cortometraggio PESRE di Elia Mazzini con Elena Tombari;
– presentazione dell’esercizio “Capolinea underventidue. Prosumer nativi e reportage urbano” e della seconda fase (1 Ottobre – 15 Gennaio 2022);
– presentazione dei risultati degli esercizi di cittadinanza “Identità visiva e bene comune” e “La città spazio-temporale”, e delle nuove call.
13 +1: i lavori del QUI – QUartiere dell’Immaginario
H. 16.30-19.30 – Istituto I.T.E.T. Bramante Genga, via Nanterre, Pesaro
1. Presentazione e confronto sulle linee concettuali di Pesaro 2024;
2. Presentazione delle idee emerse dagli esercizi “Identità visiva e bene comune” e “La città spazio-temporale”;
3. Lancio delle prime call per la seconda fase (1 Ottobre – 15 Gennaio 2022):
- Città Possibile: le facce della città che non c’è;
- Verde di soglia. Interstizi urbani e il bisogno di fare spazio;
- Fabulous Lab. Cantiere permanente di felicità sociale;
- Qui. Geografie dell’interstizio;
- La città bambina.
4. Workshop di co-design: gruppi di lavoro fra artisti, operatori culturali e referenti istituzionali.