PESARO – Capitale della Cultura, trasparenza e partecipazione. In consiglio comunale è arrivata l’interrogazione del consigliere Daniele Malandrino sul tema “Programma, ruolo rappresentanti centrodestra, modalità proposizione iniziative e criteri di valutazione”. Il consigliere aveva chiesto lumi anche sul ruolo della fondazione Pescheria chiamata a gestire i fondi.
Nel rispondere, il vicesindaco assessore alla Bellezza Daniele Vimini ha detto: «Esiste un programma generale di intenti di azioni da svolgere che segue la via maestra data dal dossier “La Natura della cultura” selezionato dalla Commissione Cultura del Ministero e composta da 44 linee d’azione; percorsi partecipativi e creativi che stiamo condividendo con la popolazione». E ancora, «Ci sarà un programma d’iniziative, a partire dalla cerimonia inaugurale che pensiamo per il 24 gennaio, in base alla disponibilità del Presidente della Repubblica e del Ministro, come data simbolica per l’avvio ufficiale di Pesaro2024» ha detto Vimini per poi aggiungere: «Ogni Capitale presenta il programma dell’anno a dicembre per il gennaio seguente, noi cercheremo di anticipare la data sia per Pesaro sia per i comuni della Provincia che partecipano alla Capitale».
Sul ruolo del centrodestra, Vimini ha detto che ha, «Lo stesso che ha il centrosinistra; ovvero nessuno in termini di cabina di regia ma diversi come controllo generale e di singole proposte di progetti che i consiglieri, in quanto rappresentanti dei cittadini, possono sottoporre all’Amministrazione comunale e alla Fondazione Pescheria (scrivendo a direzione@pesaro2024.it)» per eventuali dubbi, «la Commissione consiliare potrà essere luogo in cui periodicamente sarà possibile programmare le attività».
«Non abbiamo un libro bianco da scrivere ma siamo alla ricerca degli autori per i 44 filoni di progetto». Sui criteri di valutazione dei progetti, «È necessario siano proposte compatibili con i tre elementi comuni di Pesaro2024 – cultura, sostenibilità, tecnologia – questo vale anche per il sottoinsieme di quelli legati ai “50×50”, ossia le settimane in cui i Comuni della provincia di Pesaro e Urbino saranno Capitale» ha spiegato Vimini prima di elencare i “macrotemi d’azione”: 5 filoni individuati nella natura ubiqua (ripensamento spazi urbani); imprevedibile (prevede processi sostenibili per il riuso di spazi e materiali); operosa e vivente (per un passaggio di competenze fra generazioni che crei una visione prospettica tra essere umano, ambiente e cultura); mobile (ossia segnata dai valori della distanza e della prossimità, riducendo l’esclusione culturale). In generale l’obiettivo dichiarato da Pesaro204 è quello legato alle sfide dettate dall’Agenda 2030 dell’ONU».
Malandrino ha ribattuto: «Sarei più contento se Pesaro2024 passasse più per il Consiglio comunale. Come centrodestra ci piacerebbe dare il nostro contributo, anche come componenti della Commissione culturale».