Pesaro

“Capra irredimibile”, Pd Pesaro: «Massima solidarietà all’on. Manzi per le offese ricevute da Sgarbi»

La segretaria provinciale Fulvi: «Non possiamo essere rappresentati da un soggetto del genere»

PESARO – Definita una “Capra irredimibile, che pena la Manzi”. Massima solidarietà all’on. Irene Manzi, deputata marchigiana del PD, per «vergognose offese ricevute dal sottosegretario Vittorio Sgarbi».

«La Federazione provinciale PD di Pesaro e Urbino – dichiara la segretaria Rosetta Fulvi – esprime massima solidarietà all’on. Irene Manzi. Durante la discussione della mozione di sfiducia presentata da PD, M5S e AVS, Sgarbi invece di chiarire i fatti che lo riguardano ha assunto il solito atteggiamento vergognoso, inadeguato e scorretto dell’insulto. Il luogo in cui il sottosegretario ha mostrato il vero volto non è una bettola, bensì il Parlamento italiano. Invece di rispondere alla mozione di sfiducia Sgarbi, membro del governo Meloni, in merito alle consulenze retribuite come critico d’arte, attività parallela ma incompatibile con il suo ruolo, e alle accuse di riciclaggio di beni rubati in relazione a un dipinto di sua proprietà di cui è stato denunciato il furto nel 2013, si è permesso addirittura di insultare».

«Il PD provinciale esprime a Irene Manzi – continua Fulvi – solidarietà, vicinanza e riconoscenza per il lavoro svolto finora in Parlamento e considera una pratica violenta e intimidatoria irricevibile l’atteggiamento e le parole di Sgarbi. Sappia il sottosegretario che le sue volgari offese, tratto distintivo del suo modo di fare politica, rappresentano un elemento di vergogna per i marchigiani e in particolare per i cittadini e le cittadine della Provincia di Pesaro e Urbino visto che è ancora prosindaco di Urbino per volontà dell’attuale Giunta di centrodestra.

Forse – prosegue Fulvi – anche la sua parte politica sta capendo l’inadeguatezza di questo personaggio? Forse per questo, durante la mozione di sfiducia, l’aula era vuota, così come gli scranni del Governo? Probabilmente Sgarbi, con questi comportamenti e con le accuse e gli scandali che sta accumulando, è diventato indifendibile anche dalla destra che ha avuto il coraggio di candidarlo ed eleggerlo.

Per l’art. 67 della Costituzione – conclude Fulvi – “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione”: possiamo essere rappresentati da un soggetto del genere».