Pesaro

Carenza di personale per la stagione estiva, i giovani non hanno voglia di lavorare?

Aguzzi punta il dito contro il reddito di cittadinanza definendolo «fortemente diseducativo» ma la Ruggeri non ci sta: «Ennesima demonizzazione di una generazione che ha trovato il coraggio di opporsi allo sfruttamento»

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La tavola di un ristorante. Foto: Pixabay.com

FANO – Difficoltà a trovare personale per la stagione estiva. Sono tanti i ristoratori o i titolari di locali che in questi giorni lamentano la penuria di giovani disposti a farsi assumere per la stagione estiva. Una problematica che rischia di mettere in grossa difficoltà tutti quegli esercizi commerciali che hanno puntato forte sull’estate 2022 per rilanciarsi dopo il biennio pandemico.

Quali siano le cause dietro questa problematica non è ancora del tutto chiaro. Tra le ipotesi che più si fanno largo nel dibattito ci sarebbe quella che vuole i giovani poco disposti al sacrificio che un lavoro stagionale comporta ma anche quella che punta il dito sugli stessi datori di lavoro che spesso offrono contratti fittizi con paghe basse, in nero o comunque non proporzionali allo sforzo richiesto. A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato anche l’assessore regionale Stefano Aguzzi che al riguardo ha menzionato anche il Reddito di Cittadinanza definendolo «fortemente diseducativo perché incentiva a non cercare lavoro ma a mantenersi con un sussidio».

Marta Ruggeri

Sul tema è intervenuta anche Marta Ruggeri, capogruppo del M5S nell’Assemblea Legislativa delle Marche: «Stupisce che Aguzzi si esprima pubblicamente sul Reddito di Cittadinanza senza conoscerne neppure il funzionamento dopo quattro anni dalla sua attivazione. La questione è tanto più grave se pensiamo che l’assessore si ritrova a gestire la delega al lavoro. Sono preoccupata perché Aguzzi sembra ignorare che il Reddito di Cittadinanza è fortemente condizionato alla ricerca di un’occupazione, anche grazie al prezioso contributo dei navigator. Proprio su questo aspetto la Regione ricopre un ruolo importante, in particolare sul fronte del potenziamento dei centri per l’impiego».

«Persino il suo partito – continua la consigliera – solo qualche mese fa, era stato costretto a riconoscere la validità dello strumento dopo averne detto peste e corna. Vorrei invitare Aguzzi a non cadere nella retorica del renzismo più becero, smentita negli ultimi giorni anche dalla Commissione Europea, e piuttosto lo sollecito a rimboccarsi le maniche affinché questa misura di civiltà spieghi appieno i suoi effetti positivi».

Secondo la consigliera Ruggeri, uno dei tanti meriti del Reddito di Cittadinanza è stato quello di quello di accendere i riflettori sui salari e in generale sulle condizioni di lavoro, soprattutto dei giovani. «Sorvolo per decenza – conclude Ruggeri – sull’ennesima demonizzazione di una generazione che ha trovato il coraggio e gli strumenti per alzare la testa e opporsi allo sfruttamento, lottando per la dignità che le spetta. Mi inquieta che l’assessore Aguzzi, anziché occuparsi di questo, se la prenda con chi rivendica diritti fondamentali da una posizione che sicuramente non è di forza».