PESARO – Aumenti delle tariffe di luce e gas, spinti in parte dall’effetto guerra in Ucraina, crescono le truffe legate ai contratti di luce e gas e non colpiscono soltanto gli anziani o le fasce più deboli, ma anche i più giovani.
Confartigianato Imprese Ancona-Pesaro e Urbino torna a lanciare l’allarme sia per quanto riguarda le famiglie che le imprese e a raccomandare prudenza quando si ricevono proposte contrattuali apparentemente molto convenienti.
Le crescenti preoccupazioni di quanti stanno ricevendo bollette energetiche con costi insostenibili e che cercano di trovare modalità per poter risparmiare, sono la leva sulla quale puntano finti consulenti che propongono tariffe scontatissime. Le truffe che viaggiano online, sul filo del telefono e a volte arrivano anche a casa proponendo contratti da firmare.
«È importantissimo dunque fare attenzione e diffidare di chi si presenta a casa o ci contatta al telefono», raccomandano Marco Pierpaoli, Segretario di Confartigianato Ancona-Pesaro e Urbino e Carlo Maria Latini, Presidente Anap Confartigianato.
Ma bisogna fare attenzione anche quando si viene contattati da call center che operano in modo regolare, perché se non la truffa, in questo caso c’è comunque il rischio di ritrovarsi con un contratto di fornitura troppo oneroso e non adeguato alle proprie esigenze.
Se si viene contattati telefonicamente, non prestare il consenso ad alcuna proposta contrattuale e, molto importante, non fornire i dati tecnici della propria fornitura, ma prendere tempo e interrompere la conversazione soprattutto se chi ci ha chiamato è particolarmente insistente e usa toni “forti”.
In particolar modo, non comunicare mai – anche se richiesti – il codice POD e il codice PDR, entrambi presenti in bolletta, il primo in quella della luce, il secondo in quella del gas.
Piuttosto, farsi lasciare il numero dell’operatore e il nome della società di vendita e chiamare lo Sportello Energia di Confartigianato (Numero Verde 800-229310) che si premurerà di raccogliere i dati e di segnalare il tutto all’Autorità competente.
Se, invece, si è firmato un contratto, o si è aderito a una proposta contrattuale rispondendo a una telefonata o cliccando su un link, e si vuole annullare tutto, ci sono 14 giorni di tempo per esercitare il ‘diritto al ripensamento’ – o diritto di recesso – e liberarsi da ogni vincolo.
«Se l’adesione è stata estorta con l’inganno, è possibile opporsi anche successivamente, sporgendo reclamo contro la società di vendita e, nel caso, accedendo al servizio di conciliazione istituito dall’Autorità per l’Energia, una procedura online di risoluzione delle controversie.
In tutti i casi lo Sportello Energia di Confartigianato può farsi carico delle pratiche burocratiche e offrire la consulenza e l’assistenza necessarie”, ricorda Pierpaoli. “Il Servizio Energia CEnPI è nato per aiutare e consigliare gli associati nella scelta di fornitori affidabili e delle migliori tariffe sul mercato. Aderire al CEnPI è del tutto gratuito».