PESARO – Gas, elettricità, materie prime. Confesercenti si associa al grido d’allarme sull’emergenza rincari. «Dopo due anni di pandemia per le imprese la situazione è, se possibile, ancora più drammatica –afferma il direttore provinciale Confesercenti Alessandro Ligurgo – le bollette di gas ed energia hanno raggiunto costi insostenibili – in certi casi sono persino quadruplicate – così come gli aumenti generalizzati di materie prime e servizi. Tutti costi che inevitabilmente ricadranno sui prezzi finali e, quindi, sui bilanci familiari. La conseguenza sarà un ulteriore stop nel commercio, nel turismo e, in generale, nell’economia che stava faticosamente ripartendo».
«Chiediamo interventi immediati a livello economico e politico – continua Ligurgo – la riduzione di tasse e accise, la previsione di ristori per le categorie, un’ulteriore sospensione delle cartelle esattoriali o un’altra moratoria sui finanziamenti ai quali le imprese hanno fatto ricorso in questi due anni di crisi sanitaria, da coprire, per esempio, con i proventi della tassazione sugli extraprofitti. Occorre inoltre imporre un tetto al costo dell’energia e ci aspettiamo che l’Europa arrivi ad una soluzione per fissare un limite al costo del gas».
L’appello è anche alle istituzioni del territorio: «Regione e Comuni, che risentono ugualmente dell’ondata di rincari – conclude Ligurgo – sostengano le Associazioni in questa richiesta d’aiuto e siano al fianco di cittadini e imprese. Il rischio concreto per tante piccole e medie attività è quello di non poter evitare la chiusura».