PESARO – La Provincia di Pesaro e Urbino è stata designata dall’Upi (Unione delle Province d’Italia) come capofila di una rete di Province sul versante dei “Servizi di innovazione, raccolta ed elaborazione dati”, uno dei tre pilastri del progetto “Province & Comuni – Le Province ed il sistema dei servizi a supporto dei Comuni” promosso dall’Upi stessa con l’obiettivo primario di accrescere la capacità delle Province di offrire servizi ai Comuni dei propri territori, in un’ottica di “rete”.
Esperienza ventennale nei servizi ai Comuni
Il ruolo di capofila del Settore “Innovazione” assegnato alla Provincia di Pesaro Urbino (“per guidare gli enti locali verso la piena digitalizzazione dei procedimenti”), è stato assegnato dopo un’analisi condotta dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, che ha individuato l’esperienza dell’amministrazione provinciale come “migliore pratica”, incrociando indicatori qualitativi (la vasta gamma di servizi erogati, da quelli informatici di base a quelli più evoluti) e quantitativi (il numero dei Comuni serviti nel proprio territorio). «E’ una grande soddisfazione – evidenzia il presidente della Provincia Giuseppe Paolini –, oltre alla dimostrazione che la Provincia di Pesaro e Urbino è un’eccellenza. Nonostante il tentativo fatto a livello nazionale di far scomparire le Province, il loro ruolo è fondamentale perché radicato sul territorio, possono fare molto per i Comuni e di conseguenza per i cittadini».
«Il riconoscimento come migliore pratica in Italia sull’innovazione nei servizi ai Comuni – sottolinea il direttore generale Marco Domenicucci – viene dopo anni di lavoro silenzioso, visto che molto prima della legge di riforma delle Province del 2014, che ha indicato tra le funzioni fondamentali l’assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, lavoravamo nel supporto ai Comuni, con un’esperienza ventennale. Sono molti i progetti portati avanti in questi anni, dal ‘Piano integrato di cambiamento’ nell’ambito di ‘Cantieri per l’innovazione’ del Dipartimento della Funzione pubblica al progetto ‘Carta Zero’, che è stata la punta di diamante e che ha portato la nostra Provincia a ridurre enormemente l’uso della carta trasferendo pratiche e fascicoli in una piattaforma digitale. A breve acquisteremo un ulteriore software che consentirà agli utenti di verificare con maggiore facilità lo stato delle pratiche che li riguardano».
Centro servizi territoriale, 60 enti aderenti
Il responsabile del Settore “Sistemi informativi territoriali e provinciale – Centro servizi territoriale e rete telematica provinciale – Statistica” Roberto Cordella, nel rivolgere apprezzamenti a tutti i dipendenti del servizio Informativo e Statistico per il lavoro svolto da più di vent’anni, ha ricordato la gestione associata di servizi a Comuni, Unioni dei Comuni, Unioni montane ed altri enti aderenti, forniti dal Centro Servizi Territoriale e Urbino (CSTPU). «Attualmente aderiscono circa 60 enti, anche di fuori provincia. Viene offerta una vasta gamma di servizi: connettività internet e intranet, posta elettronica, gestione portali web enti, servizi cloud, servizi consulenziali e di formazione, e consulenza tecnico – statistica, supporto informatico ai servizi al personale, ai servizi stipendiali, ai servizi previdenziali ed ai servizi di gestione delle gare d’appalto. Abbiamo un datacenter composto da 7 nodi Ibm con capacità di memorizzazione di 50, che possono soddisfare tutte le richieste degli enti del territorio provinciale».