CARTOCETO – Quasi 8.000 abitanti, più altri cittadini della zona che gravitano attorno al cento di Cartoceto. Eppure l’ufficio postale resta aperto un giorno alla settimana. Così è nata la petizione popolare per chiedere un servizio più esteso.
Dopo il primo ridimensionamento subito anni fa, da imputarsi al processo di razionalizzazione avviato ormai da tempo da Poste Italiane sul territorio nazionale, che ha portato le giornate di apertura per l’ufficio postale del capoluogo da sei a tre giorni, da qualche mese, a causa della pandemia sanitaria da Covid-19, si è passati addirittura ad un solo giorno di apertura. È questa la situazione che si ritrovano a vivere i cittadini del capoluogo di Cartoceto.
Ma l’Amministrazione comunale di Cartoceto non ci sta e si fa pubblicamente portavoce dello stato di insofferenza dei cittadini, promuovendo una petizione popolare. Nonostante la problematica sia stata evidenziata in più sedi e siano state avanzate le legittime richieste alla Direzione di filiale e alla Direzione centrale, lo stato delle cose è rimasto immutato.
«La situazione che si è venuta a creare negli ultimi mesi nel capoluogo, e che sta assumendo contorni particolarmente critici in queste settimane, è paradossale – spiega il sindaco Enrico Rossi – La decisione assunta di ridurre ad una sola giornata l’apertura dell’ufficio sta di fatto incrementando le possibilità di assembramento e creando rischi per la salute degli utenti, costretti ad attendere all’esterno, senza alcun riparo. Esattamente l’effetto contrario, rispetto all’obiettivo di contenimento e contrasto della diffusione del virus Covid-19. La popolazione che abita il borgo storico di Cartoceto, è costituita in prevalenza da cittadini anziani per i quali i servizi dell’ufficio diventano essenziali anche alla luce dell’impossibilità di raggiungere, soprattutto nei mesi invernali, l’ulteriore presidio situato nella Frazione di Lucrezia».
«Oltre ad aver chiesto a Poste Italiane una modifica in tempi rapidi dell’attuale assetto organizzativo – prosegue il sindaco – ho interessato anche Anci Marche, come componente del Consiglio direttivo regionale, che sta ora seguendo la questione assieme ad Anci nazionale, dal momento che si tratta di una problematica comune che sta caratterizzando tanti borghi marchigiani e migliaia di altre comunità in Italia. Lo stesso Consiglio Comunale di Cartoceto ha deliberato unanimemente in proposito».
Anche il Consiglio di Stato si è di recente espresso in merito, per dirimere alcune controversie in tema di chiusura e riduzione degli orari di apertura negli uffici postali nei piccoli comuni, stabilendo che “il servizio postale in quanto universale deve essere sempre garantito”.
«Inoltre, ad aggravare la situazione – continua Rossi – vi è l’assenza di un ATM Postamat, che potrebbe assicurare una costante funzionalità di alcuni servizi durante la settimana, prescindendo dai giorni e orari di apertura dell’ufficio».
Dalle parole ai fatti. «Avevo già anticipato – conclude il sindaco – che qualora le interlocuzioni istituzionali non avessero avuto positivi riscontri in tempi relativamente brevi, avremmo promosso una petizione popolare a sostegno delle nostre richieste».
Una petizione, sottoscrivibile presso l’ufficio protocollo della sede municipale di Cartoceto e l’ufficio servizi demografici della delegazione comunale di Lucrezia oppure online sulla piattaforma Change.org, che richiede “il ripristino immediato delle tre giornate di apertura settimanale e l’avvio di un percorso assieme all’Amministrazione comunale per l’installazione di un ATM Postamat”.