Pesaro

Casa della salute di Vallefoglia, Vitri: «Si chiedano risorse con il Pnrr per l’ampliamento»

Al centro dell'interrogazione della consigliera regionale il potenziamento della struttura sanitaria strategica per il territorio: «La bozza degli interventi è tutta da rifare e si rischiano di perdere risorse preziose»

Una petizione online per il ritorno della Guardia Medica a Gabicce, Gradara, Tavullia e Vallefoglia
La Casa della Salute

VALLEFOGLIA – Inserire il potenziamento della Casa della Salute di Vallefoglia nel piano da finanziare con il PNRR. Questa è la richiesta che la consigliera Micaela Vitri ha formulato con un’interrogazione urgente in Consiglio Regionale. «La risposta confusa e superficiale dell’Assessore Saltamartini mi lascia allibita. A 20 giorni dalla scadenza per la presentazione dei progetti al Governo, per accedere ai primi 182 milioni sulla sanità, si scopre che la bozza del piano della Regione è tutta da rifare.

Pur avendo saputo i giorni scorsi che alcuni interventi previsti, come l’adeguamento antincendio delle strutture esistenti, non sono ammissibili, l’Assessore invece ha ribadito che questi interventi strutturali avranno la priorità. È sconcertante che si corra il rischio di perdere risorse preziose per il rilancio della sanità marchigiana a causa dell’incapacità e dell’improvvisazione della destra che governa la Regione Marche».

La bozza del piano regionale prevede nelle Marche 42.494.802 euro per 29 Case di Comunità, 23.178.983 euro per il restyling degli Ospedali di Comunità e 2,6 milioni di euro circa per 15 centrali operative territoriali. «Mi auguro che la Casa della Salute di Vallefoglia, struttura sanitaria strategica per un territorio che conta circa 50.000 abitanti e 6.000 imprese, riceva i finanziamenti adeguati per una piena funzionalità anche se la risposta di Saltamartini non lascia presagire nulla di buono. Inaugurata nel novembre 2017, oggi ha bisogno urgentemente di lavori di ampliamento per poter ospitare ulteriori servizi a favore della comunità come il dipartimento materno-infantile, la medicina sportiva e del lavoro, la donazione del sangue e la terapia del dolore. Grazie ai fondi in arrivo dal Pnrr, le Case di Comunità saranno punti di riferimento imprescindibili nel territorio e dovranno essere luoghi delle cure primarie e strumento attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti, in particolare ai malati cronici con la presenza di equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali».