Pesaro

Case popolari, Biancani: «Oltre 800 alloggi da sistemare, serve un Osservatorio tarato sulle nuove esigenze»

La Regione pronta. Per il consigliere «È urgente capire quali sono le nuove povertà: giovani, separati, disabili o chi altri?»

PESARO – Manutenzione sulle case popolari, la Regione vuole attivare l’osservatorio sulla condizione abitativa.

In Consiglio Regionale è stata discussa l’interrogazione del consigliere Andrea Biancani. Nelle Marche ci sono 1.5874 alloggi popolari tra quelli di proprietà diretta di ERAP (Ente Regionale per l’Abitazione Pubblica) e quelli comunali che ha in gestione. «Nella provincia di Pesaro e Urbino sono 3.208, ma di questi ben 254 richiedono manutenzione e quindi non sono assegnabili. In tutta la regione gli alloggi da sistemare sono ben 845. Oltre a questi ci sono alloggi che non vengono assegnati per problemi burocratici, ad esempio nella nostra provincia sono stati 17 quelli non assegnati nel 2022 seppure disponibili e in buone condizioni. L’ERAP ha stimato un costo per sistemare i 254 alloggi di Pesaro e Urbino pari a circa 4,8 milioni, che ci fa capire che in molti casi parliamo di piccole manutenzioni (una media di 20 mila euro ad alloggio) che però bloccano le assegnazioni».

Per Biancani «la mancanza di manutenzione e la burocrazia stanno quindi bloccando l’assegnazione di centinaia di alloggi. In una fase come questa, dove il numero di persone che potrebbero averne bisogno sta crescendo, tutto questo è assurdo. Abbiamo le case ma la burocrazia e la mancata manutenzione le tengono bloccate. Su questo ho chiesto che la Regione intervenga con progetti e risorse, e che l’Osservatorio individui i numeri reali del problema». 

L’assessore ha fornito dei dati in cui evidenzia che negli ultimi 5 anni, poco più di 1/5 (il 22.5%) degli alloggi è stato assegnato a famiglie extracomunitarie.

Biancani chiede l’istituzione dell’Osservatorio per «sapere quante persone hanno fatto domanda e quante sono state escluse; quante case hanno bisogno di manutenzione; quante non vengono messe a bando perché troppo fatiscenti o per altri problemi; e soprattutto quali sono le categorie che ne hanno più bisogno oggi e quali categorie risultano più spesso escluse come giovani, separati, disabili o chi altri. Questo aspetto è fondamentale perché ad oggi non sappiamo quali siano le fasce di popolazione che hanno più bisogno degli alloggi popolari, né quali saranno in futuro, e quindi si fa fatica a capire se i bandi che escono rispondono a dei bisogni reali della popolazione».

L’assessore si è detto concorde sulla necessità di attivare al più presto l’Osservatorio regionale e ha comunicato che è in contatto con altre Regioni e sta attendendo le linee dal nuovo Ministro su come procedere.