Pesaro

Casellino di Pesaro, Fdi: «Nessuna data certa e tante occasioni perse dal Pd»

Il partito d'opposizione attacca le amministrazioni: «Le opere compensative sono state un fallimento dei Dem»

PESARO – Viabilità e opere pubbliche, la critica di Fratelli d’Italia che parla di «occasioni perse per via del Pd pesarese».

«Nel recente incontro con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a Pesaro si è affrontata ed attenzionata, tra le altre cose, anche l’importante tematica inerente la rivitalizzazione dei borghi e della relativa viabilità per accedervi e quindi valorizzarli scongiurandone, così, lo spopolamento. Il vicesindaco Daniele Vimini, nel suo intervento, si è vantato dell’attenzione, da parte dell’amministrazione, nei confronti della accessibilità ai borghi della “cintura” Pesarese».

Ma Fdi parla di «disastri fatti dalle amministrazioni PD succedutesi a Pesaro sul tema viabilità per avere piena contezza della realtà. A tal proposito ricordiamo la questione casello autostradale che poteva essere fatto in una zona strategica a servizio dell’entroterra migliorando il collegamento Pesaro Urbino e diretto la Valle del Foglia. Invece dal 6 agosto del 2009 l’amministrazione comunale cosa hanno fatto? Quel giorno di 14 anni fa quando arrivò all’ufficio protocollo del comune di Pesaro (era sindaco Luca Ceriscioli) la documentazione riguardante i progetti di massima delle opere compensative per la realizzazione della terza corsia sull’A-14, cos’è accaduto?».

«Società Autostrade, con quell’invio, chiedeva altresì di fare presto ad approvare in consiglio comunale quanto necessario per partire, quanto prima, con gli espropri quindi con i lavori da attuarsi di pari passo con la realizzazione della terza corsia. Era previsto tutto: la bretella Montelabbatese-Urbinate, il progetto preliminare del secondo casello dell’autostrada inizialmente proposto a Villa Fastiggi, la circonvallazione di quel quartiere e il raddoppio dell’Interquartieri. C’erano sul piatto 20 milioni di euro, pronta cassa per i primi lavori, ma erano in arrivo quasi 80 milioni. Purtroppo la giunta tergiversò per visioni diverse in seno al PD e, a causa di questo, si perse una grande occasione per la città».

A luglio 2022 gli 80 milioni non bastano più, a causa del notevole aumento dei prezzi, ed è saltato l’indispensabile raddoppio delle corsie. «Come sempre questo ennesimo fallimento dell’amministrazione cittadina viene ignorato e il non prendere atto dei propri errori altro non significa che continuare a ripeterli. Dell’Interquartieri tra via Solferino e la Celletta, è stato picchettato il percorso della bretella per Santa Veneranda ma gli espropri non si sono mai fatti così come il progetto esecutivo. Per quanto riguarda il casellino “unidirezionale”, dirottato a Santa Veneranda, chissà poi perché? Nessuna data certa di inizio lavori se non le solite vuote promesse. Quindi il presunto e vantato collegamento più veloce della città con i suoi borghi dell’entroterra e Urbino, non risulta pervenuto nella realtà».