PESARO – Caso Riceci, nuovo esposto alla Corte dei Conti presentato da Gianluca Carrabs, consigliere comunale di Urbino e membro dell’esecutivo nazionale di Europa Verde.
Ribadito il netto “no” alla riduzione della distanza delle discariche dai centri abitati (L’assemblea dei sindaci ha bocciato la proposta del sindaco Biancani ndr), ecco l’esposto.
«Chiediamo chiarimenti sulla gestione dei soldi pubblici da parte di Marche Multiservizi e in particolare come si sia potuta impegnare per 25 milioni di euro, con una società appena nata, dando quasi 4 milioni di anticipo senza clausole di salvaguardia».
Nel testo inviato alla procura della Corte dei Conti Carrabs e alcuni consiglieri evidenziano: «Il 18 aprile 2023 presso l’amministrazione della provincia di Pesaro e Urbino è stato avviato un procedimento autorizzavo per l’impianto di discarica per rifiuti speciali non pericolosi, localizzato a Ponte Armellina nel comune di Petriano (Pesaro e Urbino) dalla società Aurora s.r.l. La società Aurora è una società di scopo neo costituita ad hoc per realizzare la discarica, con capitale sociale depositato da Ecoservizi S.r.l., per il 60 per cento, risultante di proprietà di soggetti non identificabile dalla visura camerale, domiciliato nella Repubblica di San Marino, e il 40 per cento dal capitale sociale depositato da Marche multiservizi S.p.a. multi utility a partecipazione e controllo pubblico, dove i soci pubblici (quasi la totalità dei comuni della provincia di Pesaro e Urbino e l’amministrazione provinciale) detengono la maggioranza del capitale sociale».
L’esposto prosegue: «Il giorno 19/09/2024 il progetto in premessa è stato bocciato dalla Conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Marchemultiservizi, azienda a maggioranza pubblica, ha acquistato il 40% di Aurora srl, con un esborso di euro 3.166.666, tra acquisto quote e aumento del capitale sociale. Marchemultiservizi da questa operazione ha generato solo spese e perdite pari ad euro 3.166.666, mentre agli altri soci privati dalla stessa operazione hanno generato introiti notevoli. Ecoservizi ha guadagnato 2,9 milioni per le cessioni delle quote societarie. L’amministratore delegato di Marchemultiservizi Mauro Tiviroli e il consiglio di amministrazione ha compiuto un’operazione senza nessuna garanzia prevista negli atti contrattuali sull’eventuale mancanza di autorizzazione del progetto, impegnando MMS all’esborso di 25 milioni di euro in tre fasi. Creando di fatto una speculazione a favore dei privati di San Marino».
Di qui la richiesta affinchè «La Procura della Corte dei Conti delle Marche voglia disporre opportuni accertamenti, valutando gli eventuali profili di illeceità contabile e amministrativa degli stessi e, nel caso, verificare se tale condotta ha prodotto un danno erariale».